Ci ha pensato la relazione annuale 2020 Agcom sull’attività svolta e sui programmi di lavoro a illustrare l’evoluzione dei media e la conseguente rivoluzione digitale. Secondo l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, lo sviluppo delle infrastrutture di telecomunicazione fisse e mobili, con l’offerta di servizi di connettività veloce sempre più capillari e diffusi, ha determinato una crescita tumultuosa delle piattaforme online, un fenomeno che ha comportato una vera e propria rivoluzione dei servizi tradizionali, e favorito lo sviluppo di nuovi servizi e nuovi mercati.

I nuovi trend digitali in Italia

Il nuovo paradigma – spiega l’Agcom – si basa su una struttura multiversante, in cui le piattaforme agiscono da intermediari e i dati individuali assumono un ruolo cruciale, sia al momento della loro valorizzazione diretta sia nella possibilità di utilizzarli per trasformare i processi di produzione, fruizione e interazione sottesi ai servizi tradizionali e sia nella creazione di nuovi mercati. In questo contesto l’online cresce a fronte di un andamento negativo delle risorse economiche di quasi tutti i mezzi tradizionali, a eccezione della radio.

Il mercato è caratterizzato dall’affermazione delle piattaforme online e dei maggiori player a livello internazionale, e dalla progressiva dipendenza degli editori dalle stesse. D’altronde, le caratteristiche economiche di Internet risultano idonee a far convergere il settore verso equilibri connotati dalla predominanza di pochi operatori. Per la prima volta, fa notare l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, i ricavi derivanti dalla raccolta pubblicitaria online sono maggiori di quelli derivanti dalla raccolta pubblicitaria televisiva.

Il settore televisivo rimane consolidato ma le dinamiche competitive diventano più complesse e i broadcaster presenti nel mercato si trovano a competere con più operatori, anche provenienti da altri comparti, su più piattaforme e più dispositivi.

Le offerte televisive a pagamento sul web, soprattutto attraverso la diffusione dei nuovi servizi lineari e non lineari in streaming di tipo on demand, presentano un notevole tasso di crescita, con un forte impatto su tutti gli elementi della catena del valore. Nel settore radiofonico, si evidenzia un consolidamento degli assetti concorrenziali anche in conseguenza delle operazioni di merger&acquisition avvenute negli anni precedenti. Ancora in deciso e strutturale calo il settore dei quotidiani, sia nella vendita di copie, sia nel versante della raccolta pubblicitaria.

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