Ci sono innanzitutto turisti stranieri a essere presi di mira nelle nuove truffe sulle carte di credito, ma non sono i soli. Anche perché i raggiri sono stati denunciati in tante città italiane. Il funzionamento è ovunque il medesimo: la banda magnetica della tessera e i codici di accesso sono captati e spediti via posta elettronica all’estero. E qui si consuma la clonazione. Il funzionamento è presto detto: gli sportelli sono infettati con file spia capaci di sottrarre i dati delle carte di credito inserite nello sportello per effettuare i normali prelievi. A quel punto codici e bande magnetiche sono fatalmente cifrati. Dal punto di vista tecnico, l’apparecchio è installato proprio nella fessura di inserimento del bancomat o, nel caso dei modelli più avanzati scoperti dalle forze dell’ordine sulla base delle denunce ricevute, o può essere mimetizzato con l’utilizzo delle stesse parti plastiche – forma, colore e materiale – di quelle utilizzate negli Atm.

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