La questione è di stretta attualità perché un numero sempre più crescente di italiani soffre di mal di schiena. E alcune volte è talmente cronico da diventare causa invalidante. Quando si parla di mal di schiena si intende, previo certificato medico che ne attesi la presenza, di ernia, lombalgia, lombo sciatalgia, dolori alle vertebre, scoliosi. E in base a quanto sia grave la patologia è previsto il riconoscimento dell’invalidità.

Nel caso di assenza dal lavoro, sempre e solo dietro presentazione del certificato medico da inviare telematicamente all’Inps dal medico e con comunicazione del dipendente al datore, il lavoratore ha diritto alla retribuzione, la malattia viene pagata dall’Istituto nazionale della previdenza sociale e, a ben precise condizioni, integrata dallo stesso datore di lavoro. In ogni caso, al di là delle assenze, chi soffre di mal di schiena può chiedere al datore di lavoro di essere assegnato a mansioni differenti.

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