Ci ha pensato la stessa Microsoft a invitare gli utenti a smettere di usare Internet Explorer. Lo ha fatto con un post a firma di Chris Jackson, senior cybersecurity architect della società di Redmond, in cui viene messo nero che su bianco che il programma di navigazione non è aggiornato e non è più considerato dagli sviluppatori. Detto in altri termini, è rischioso l’utilizzo di Internet Explorer come browser di default. La precisazione si è resa necessaria perché, nonostante il supporto alle versioni 8, 9 e 10 di Internet Explorer sia terminato nel 2016, numerosi utenti in tutto il mondo continua a fare riferimento al browser di Microsoft.

Fino a pochi anni fa Internet Explorer monopolizzava la navigazione sul web. Adesso c’è solo l’imbarazzo della scelta fra i tanti browser a disposizione e la stessa Microsoft lascia più libertà di scelta sul programma. Il nuovo sistema operativo Windows 10 (e aggiornamenti successivi) permette ad esempio di sostituire Edge con un qualunque altro programma di navigazione, come Google Chrome che presenta il vantaggio (o il limite, secondo un’altra prospettiva) di offrire servizi integrati. Come fare allora a installare Chrome come browser alternativo?

Andiamo alla pagina del programma di navigazione sul web che abbiamo scelto di usare e scarichiamolo. Nel caso di Chrome, l’indirizzo è google.com/chrome e facciamo clic su Scarica Chrome. Ogni browser ha una propria procedura per il download e l’installazione. Nel caso di Chrome l’intera operazione è del tutto automatica e occorre solo attendere il termine. Ci sono alcune procedure da fare al primo avvio che riguardano la configurazione base. Chrome dà il benvenuto chiedendo di impostarlo come browser predefinito. Nelle Impostazioni possiamo regolare le opzioni. Tutti i programmi di navigazione sul web hanno le proprie impostazioni, in Chrome facciamo clic sull’icona con i tre puntini in alto a destra.

Molte delle voci presenti nella schermata delle Impostazioni sono comuni a tutti i browser. Nello specifico, possiamo definire la pagina di partenza, il tema grafico e le opzioni per la privacy. Chrome, come Firefox, Opera e gli altri, propone un sistema veloce di importazione dei preferiti e delle impostazioni principali dal browser usato in precedenza. Una volta terminate le operazioni di base, si tratta solo di prendere confidenza con gli strumenti del nuovo browser: i preferiti, la pagina iniziale, le schede di navigazione e così via. Chrome potrebbe essere appunto una scelta indovinata se siamo tra quelli che usano già diversi servizi di Google, come Gmail, Drive, Documenti.

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