Ancora un duro colpo per Facebook. Ma al di là dell’ingente impatto economico, le preoccupazioni sono indirizzate sulla perdita di immagine della società statunitense. La vicenda per cui la Federal Trade Commission ha annunciato un accordo è nota da tempo e riguarda lo scandalo Cambridge Analytica che nel 2018 ha travolto la compagnia.

La multa da 5 miliardi di dollari proietta Facebook al centro dell’attenzione mediatica, anche perché si tratta del più grande importo mai imposto dalla FTC a un’azienda tecnologica. I motivi alla base si questa stangata vanno ricercati nella presunta violazione delle norme sulla privacy dei dati sugli utenti, una materia da trattare con estrema cautela.

Facebook, la multa è il 9% delle entrate

Da allora la società di Menlo Park ha compiuto molti passi in avanti, migliorando il sistema del trattamento dei dati degli iscritti e adottando maggiori precauzioni, ma il progresso pesa come un macigno. Federal Trade Commission ha iniziato a indagare su Facebook nel marzo 2018 in seguito alle segnalazioni sul comportamento della società di consulenza politica Cambridge Analytica che avrebbe consultato i dati di 87 milioni di utenti di Facebook.

La sanzione rappresenta il più grande mai imposto dalla FTC contro un’azienda tecnologica se si pensa che in precedenza, la maggiore ammenda dell’agenzia contro una società hi-tech risale al 2012 quando Google accettò di pagare 22,5 milioni di dollari, sempre a causa di problemi con la privacy. La multa rappresenta circa il 9% delle entrate del 2018 di Facebook. In ogni caso la maxi sanzioni era nell’aria. Basti pensare che Facebook aveva messo da parte circa 3 miliardi in previsione della sanzione del Federal Trade Commission.

Come cambia la pubblicità su Facebook

Facebook sta aggiornando gli annunci che gli utenti vedono nel proprio feed. In molti avranno notato la comparsa della domanda “Perché vedo questo annuncio?”. Le nuove specifiche includono informazioni dettagliate sul perché un utente viene preso di mira da un annuncio. Gli iscritti possono inoltre visualizzare ulteriori informazioni sulle aziende che caricano le informazioni e gli inserzionisti che le utilizzano per gli annunci. Le nuove funzionalità arrivano mentre Facebook continua a rivedere le pratiche sulla privacy e su come utilizza i dati personali per visualizzare annunci pubblicitari.

Per la prima volta, gli utenti di Facebook possono vedere quali broker e agenzie stanno fornendo dati per indirizzare annunci personalizzati. E mantengono l’opzione di cambiare le impostazioni, ad esempio disattivando gli annunci di società esterne.

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