Interviene anche l’Agcom a complicare i rapporti tra i due soci di Tim Vivendi e Elliott. Il fondo Usa, guidato da Paul Singer, ha fatto sapere come sia auspicabile convocare al più presto un tavolo sull’ipotesi di rete unica tra Tim e Open Fiber. L’autorità garante in pratica ha bocciato il progetto di separazione solo societaria e non proprietaria della rete Telecom presentato dall’ex amministratore delegato Amos Genish. Il manager rappresenta l’idea di Vivendi sulla rete che non è propensa alla cessione, a differenza di Elliott che sarebbe pronta a farlo. L’ennesima differenza di posizioni tra i due soci ha fatto perdere un ulteriore 2,6% a Telecom in Borsa che scende ai livelli del 2013.
L’attuale capitalizzazione di mercato del gruppo italiano delle telecomunicazioni scivola sotto 10 miliardi di euro, a 9,75 miliardi. Per fare un paragone la francese Orange, la ex France Telecom, ha un valore di mercato di circa 35,7 miliardi. Secondo alcune fonti, il tavolo tecnico per la separazione della rete andrebbe convocato anche con la presenza di Cassa depositi e prestiti che possiede il 50% di Open Fiber e all’altro azionista, ossia Enel. Se il progetto andasse in porto si potrebbe utilizzare la cosidetta Rab, ossia la possibilità di orientare i costi dell’affitto della rete in fibra a quanto investito. Questa eventualità non piace ai concorrenti di Telecom che preferirebbero il mantenimento di due player per la realizzazione e la gestione della rete in fibra.
Sono circa 7.000 i comuni coinvolti nella realizzazione della banda ultralarga nelle regioni della prima e della seconda gara Infratel. La lista è stata pubblicata sul sito Open Fiber che ha messo a disposizione una cartina interattiva navigabile. In seguito all’aggiudicazione della prima gara per realizzare l’infrastruttura nelle aree bianche del Paese quelle a fallimento di mercato, Open Fiber e Infratel Italia hanno infatti firmato un contratto di concessione, di durata ventennale, per la progettazione, costruzione e gestione della rete di accesso per circa 3.000 Comuni presenti nelle Regioni Abruzzo, Molise, Emilia Romagna, Lombardia, Toscana e Veneto.
Open Fiber ha ottenuto l’aggiudicazione di tutti i cinque i lotti previsti. Il bando richiedeva la copertura di 4,6 milioni di unità immobiliari di cui almeno 1,4 milioni con una connessione che garantisca almeno sopra i 100 megabit al secondo in download e 50 megabit al secondo in upload. Open Fiber ha migliorato i requisiti minimi e si è impegnata a connettere oltre 4,2 milioni di unità immobiliari alla velocità massima con tecnologia FTTH in grado di garantire velocità fino anche a 1 Gigabit al secondo, mentre la restante quota di unità immobiliari facoltative saranno coperte con tecnologia over 30 Mbps.