La flessione delle vendite dello storico iPhone costringe il colosso degli Stati Uniti a cercare nuove idee. L’azienda ha annunciato il suo primo calo di profitti e fatturato da 10 anni. La trimestrale di Cupertino rassicura pur senza nascondere né mascherare le sfide e le difficoltà che deve affrontare. Per la prima volta da dieci anni Apple ha registrato un calo dell’utile e dei ricavi negli ultimi tre mesi dell’anno, quelli delle festività di Natale e quindi dello shopping sfrenato. Ma nonostante questo Cupertino ha superato le attese che, questa volta, erano basse. Ma come uscire da questo stato di stagnazione se non di crisi?

Le novità di Mac, iPod, iPhone, iPad sono ormai alle spalle e l’Apple Watch non è stato in grado di creare un mercato solido e affidabile ovvero di mostrare grandi numeri di vendita. Quale sarà la prossima grande cosa? Ma soprattutto, sarà Apple a tirarla fuori dal cilindro? I fatti dimostrano in prima battuta come il colosso hi-tech stia puntando sulle tecnologie indossabili. Sull’Apple Watch, appunto, immaginato come una piattaforma per l’healthcare personale, in grado di svolgere molteplici funzioni: dalla raccolta dati sulla propria salute fino all’autodiagnostica. E quindi sull’incremento dei servizi. Tuttavia non si tratta di vera e propria diversificazione.

Opzioni come iTunes ed Apple Pay, ad esempio gravitano sempre intorno all’iPhone e se vendite dello smartphone sono in calo, il problema non viene affatto risolto. Apple ha rivoluzionato i personal computer nel 1984 con il lancio del Macintosh, e oggi è all’avanguardia dell’innovazione nel mondo con iPhone, iPad, Mac, Apple Watch e Apple TV. Grazie alle quattro piattaforme software iOS, macOS, watchOS e tvOS, tutti i dispositivi Apple formano un ecosistema integrato che permette di usare servizi come App Store, Apple Music, Apple Pay e iCloud. La crescita sembra però in fase di rallentamento strutturale. Ma per Carlo Alberto Carnevale Maffè, professore di strategia alla School of Management della Bocconi, il timore non ha fondamento. Apple, attiva sia nell’hardware sia nel software, si basa su di un numero vastissimo di suoi cellulari funzionanti nel mondo. Riuscire ad ampliare, per l’appunto con più servizi, il suo ecosistema tecnologico le consente di proseguire nel processo di sviluppo.

Dati alla mano, il fatturato Apple derivante dalla vendita di iPhone è diminuito del 15% rispetto all’anno precedente, mentre il fatturato totale di tutti gli altri prodotti e servizi è aumentato del 19%. Il fatturato derivante dai servizi ha raggiunto il massimo storico di 10,9 miliardi di dollari, un incremento del 19% rispetto allo scorso anno. Il fatturato derivante dalla vendita di Mac e dispositivi indossabili, di domotica e accessori ha a sua volta raggiunto il massimo storico, con un incremento rispettivamente del 9% e del 33%, mentre il fatturato derivante da iPad è aumentato del 17%.

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