Tutti i programmi della suite LibreOffice offrono la massima compatibilità con i software Microsoft Office. Tra le tante funzioni disponibili ce n’è una con cui creare e aprire i documenti che archiviamo su una piattaforma cloud. Si tratta di un sistema per favorire il lavoro condiviso con altre persone quando lavoriamo a distanza sullo stesso progetto, ma anche per avere i file sempre a disposizione ovunque ci troviamo. LibreOffice, gratuitamente scaricabile, garantisce la compatibilità con i servizi cloud di Google e Microsoft. Avviamo LibreOffice e ci troviamo davanti alla schermata di selezione del software da usare, con al centro i documenti recenti. Da qui facciamo doppio clic su File remoti, a sinistra. Vediamo comparire una nuova finestra senza contenuti.

Facciamo clic sul pulsante Aggiungi servizio, in alto a destra, per selezionare il sistema cloud da usare. Con un clic sul triangolo, vediamo tutti i servizi supportati. Google Drive e OneDrive sono in alto, mentre in basso ci sono altri sistemi meno noti. Selezioniamo il servizio e indichiamo i nostri dati di accesso, nome utente e password. Dopo avere dato l’ok, LibreOffice comincia a cercare i file compatibili nella posizione indicata. Per aprire un file, scegliamo Apri o facciamo un doppio clic su di esso. Il documento si apre normalmente, come se si trovasse in locale. Ci accorgiamo che non è così solo osservando il titolo nell’angolo in alto a sinistra, dove è indicato come Remoto.

Con OneDrive, la procedura è più complessa. Occorre infatti aprire nel browser il link indicato, eseguire l’accesso e copiare il nuovo link nella finestra che richiede il Codice di autenticazione. Oltre ad aprire i file che si trovano su cloud, possiamo seguire il percorso inverso e salvare il documento in lavorazione sulla piattaforma scelta. Basta salvarlo come File remoto. Se non abbiamo mai sfruttato le funzioni cloud per l’archiviazione dei documenti, scopriamo presto quanto il sistema possa essere comodo e pratico. Ovunque andiamo è possibile accedere ai file creati con LibreOffice, oltre che condividerli con amici e colleghi per lavorare su copie sempre aggiornate dei documenti.

A questo proposito meglio adottare un minimo di ordine quando usiamo i servizi cloud. Quelli principali consentono di organizzare i file tramite tag, o etichette, e ovviamente creando cartelle. Non limitiamoci ad archiviare tutto nella cartella principale, chiamata Root, ma investiamo un po’ di tempo a organizzare i progetti in cartelle separate, proprio come se fossero nel disco fisso. Se un progetto è composto da più file, per esempio molti testi e immagini, averli tutti in una sola posizione semplifica le ricerche e il lavoro in generale.

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