Twitter ha svelato il suo piano per la gestione di video di deepfake e altri media manipolati per poi chiedere feedback al pubblico. In vista delle elezioni presidenziali statunitensi del novembre 2020, le piattaforme social sono sotto pressione per contrastare la minaccia dei media manipolati, compresi i deepfake che usano l’intelligenza artificiale per creare video realistici in cui una persona sembra dire o fare qualcosa.
In buona sostanza Twitter propone un avviso accanto ai tweet che condividono media sintetici o manipolati o un collegamento a una notizia che mostra perché varie fonti pensano che si tratta di un video significativamente modificato.
Social media sotto pressione
Anche il laboratorio di ricerca sull’intelligenza artificiale di Facebook ha sviluppato un sistema in grado di proteggere l’identità delle persone sul video generando un volto falso. Questa tecnologia di de-identificazione funziona in modo molto simile alla controversa tecnologia deepfake che è stata utilizzata per creare video di notizie false e per trasformare i volti delle celebrità e delle persone comuni.
Facebook sta usando la tecnologia per trasformare il volto di una persona in modo che rimanga irriconoscibile dalla tecnologia di riconoscimento facciale. L’ambito della tecnologia può essere ampliato per includere il morphing della voce, i manierismi, il comportamento online di una persona o qualsiasi altro tipo di informazione identificabile da rimuovere.
Come con la tecnologia deepfake, il sistema utilizza campioni del video della persona e distorce le immagini. Queste immagini vengono quindi confrontate con quelle originali e viene generata una maschera adattat dall’aspetto naturale. Questo è un periodo di grandi novità per la piattaforma di Marck Zuckerberg. Anche Facebook sta infatti iniziando a nascondere il numero di Mi piace ricevuti dai post.
Per ora solo in Australia, in fase di test, nell’ambito di quello che viene considerato un passo necessario per alleviare la pressione sociale ovvero per evitare che Facebook diventi un terreno di competizione. Con buone possibilità di implementazione in tutto il mondo, gli iscritti alla piattaforma social non possono visualizzare il numero di reazioni e visualizzazioni video sui post di altre persone, ma possono comunque vedere come gli utenti rispondono alle proprie condivisioni.