Sono anni che la stampa 3D si è diffusa in grande stile. Si tratta di una tecnologia che permette di replicare oggetti con costi bassi. Ma solo in pochi hanno avuto un’esperienza diretta della stampa 3D perché i prezzi sono mediamente alti e non permettono a tutti di acquistare un modello Plug&Play. Il vantaggio va ricercato nella produzione di oggetti a costi contenuti, a patto di potersi permettere l’acquisto di una stampante.

La stampa 3D funziona al contrario della stampa di foto a getto d’inchiostro: le stampanti sono il vero costo mentre il materiale di ricambio è quasi sempre a buon mercato. Per stampare una foto conviene quasi comprare una nuova stampante anziché una nuova cartuccia. Esistono anche stampanti 3D economiche che si vendono per circa 100 euro, ma sono poche e limitate nelle funzioni. Se ne trovano anche su eBay e sono una utile soluzione per chi si avvicina per la prima volta.

Stampante 3D per la pelle umana

Tra gli sviluppi più innovativi ricordiamo la prima stampante 3D per la pelle umana. Produce in tempi rapidi e a basso costo tessuti destinati ai trapianti e alla sperimentazioni di farmaci e sostanze chimiche. Usando un mix di cellule umane e plasma, il dispositivo realizzato da José Luis Jorcano, dell’università Carlo III di Madrid, e pubblicato sulla rivista Biofabrication (molto simili alla pelle umana), è in grado di stampare riquadri di tessuti di 10 centimetri di lato in 35 minuti.

In sostituzione del normale inchiostro, fatto da materiali plastici, la biostampante sovrappone strati di plasma e cellule prelevate con biopsia e fatte moltiplicare in provetta. La stampante replica la struttura della pelle, con uno strato più esterno che protegge dall’ambiente esterno, e un secondo più sottile ricco di collagene, la proteina che garantisce elasticità alla pelle.

Anche le case realizzate con stampante 3D

Di innovazione in innovazione, ecco Icon, società della Silicon Valley, con Texas Vulcan, stampante 3D con cui costruire una casa in 24 ore e per poche migliaia di euro. E siccome inizialmente destinatari sono le famiglie povere, la società ha stretto una intesa con l’organizzazione no-profit New Story. Il dispositivo sarà infatti impiegato in prima battuta nella costruzione di 40 case a El Salvador, ilPaese centroamericano dove molte famiglie sopravvivono con 1 euro e 50 al giorno.

Alcune precisazioni sono forse necessarie: le case sono cemento e non di plastica e la tecnologia è evidentemente pronta per innalzare costruzione di qualità e capaci di rispondere agli standard di sicurezza richiesti. Se di base la stampante 3D è settata per costruire un’abitazione di quattro locali, può naturalmente essere personalizzata sulla base delle esigenze di ciascuna famiglia.

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