Spotify vuole sapere se gli abbonati Premium Family stanno facendo i furbetti ovvero utilizzano in maniera scorretta le proprie credenziale. E per farlo decide di effettuare controlli continui tramite il GPS dei dispositivi sulla posizione. La novità entra in vigore il 6 ottobre. Il piano è utilizzabile fino a un massimo di sei persone, tuttavia la condizione richiede che tutti e sei vivano allo stesso indirizzo. Ebbene, Spotify è da tempo preoccupato per gli abusi e la condivisione tra persone che non fanno parte dello stesso nucleo familiare.

Gli utenti attivi mensili di Spotify, che includeva la sua versione gratuita supportata da pubblicità, sono aumentati del 29% a 232 milioni di persone nel secondo trimestre.

Spotify, ecco perché gli utenti sono tracciati

Spotify è un servizio gratuito che consente di ascoltare da qualsiasi dispositivo, smartphone, tablet o PC, milioni di canzoni. Il sistema funziona in streaming, quindi non è necessario scaricare i brani a meno di volerli ascoltare anche in assenza di connessione. Questa funzione è però accessibile solo a chi si abbona. Ogni 30 minuti circa, fra una canzone e l’altra, sono previsti alcuni spot, come accade in radio, e occorre accontentarsi di MP3 codificati in qualità leggermente inferiore a quelli disponibili per gli abbonati.

Il mese scorso, Spotify ha aggiornato i suoi termini chiedendo agli abbonati della famiglia Premium di fornire di volta in volta i dati sulla posizione per garantire che tutti gli utenti del piano appartengano alla stessa famiglia.

La società ha sottolineato che non memorizza i dati per nessun uso interno, ma che saranno crittografati e potranno essere modificati dal proprietario del piano secondo le necessità. I dati sulla posizione raccolti durante la creazione dell’account Premium Family – assicura – verranno utilizzati solo per tale scopo. La versione Premium è disponibile in prova gratuita per 30 giorni ma dovremo comunque fornire un sistema di pagamento valido, come la carta di credito o l’account PayPal. Allo scadere dei 30 giorni gratuiti viene attivato il rinnovo automatico.

Spotify ha quindi acquisito SoundBetter sul mercato della produzione musicale senza rivelare i termini della transazione. SoundBetter entra a far parte della funzione Spotify for Artists, che fornisce approfondimenti, gestione del profilo e strumenti di promozione agli artisti e ai loro team. La piattaforma di SoundBetter consente l’assunzione di musicisti, ingegneri del suono, produttori e cantautori. La società è stata costituita nel 2012 e ha oltre 180.000 artisti registrati sulla sua rete, secondo la dichiarazione.

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