Mezzo milione di euro di multa per “pubblicità e informazioni ingannevoli sul pacchetto Calcio 2018/19”. Questa la sanzione che l’Antitrust ha inflitto a Perform Investment Limited e Perform Media Services che offrono il calcio in streaming su Dazn. L’istruttoria era stata avviata lo scorso agosto, subito dopo la campagna pubblicitaria lanciata da Dazn attraverso degli spot che enfatizzavano la possibilità di fruizione del servizio “quando vuoi, dove vuoi”, senza però fare riferimento alle limitazioni tecniche che avrebbero potuto renderla complicata o impedirla, proprio come hanno poi dimostrato le difficoltà incontrate dai clienti nelle prime settimane di avvio della piattaforma.

Inoltre, per l’Antitrust è stata scorretta anche la modalità di adesione al servizio sul sito di Dazn: “Al consumatore veniva prospettata la possibilità di fruire di un mese di prova gratuito”. Peccato che per alcuni mesi la creazione dell’account abbia determinato la conclusione del contratto con Dazn che, in assenza di disdetta, ha dato inizio agli addebiti mensili. A febbraio scorso, per le modalità di rinnovo e sottoscrizione degli abbonamenti per la stagione calcistica 2018-2019 L’Antitrust ha inflitto a Sky una multa di 7 milioni.

Il precedente di Sky già condannata

L’Antitrust ha chiuso l’istruttoria avviata nei confronti di Sky Italia, contestando due violazioni del codice del consumo e irrogando alla società sanzioni per complessivi 7 milioni di euro. L’Autorità ha rilevato che Sky non ha fornito informazioni chiare e immediate sul contenuto del pacchetto Calcio per la stagione 2018-19, lasciando intendere ai potenziali nuovi clienti che tale pacchetto fosse comprensivo di tutte le partite del campionato di serie A come nel triennio precedente.

Il consumatore in assenza di informazioni che veicolassero immediatamente e con la dovuta rilevanza i contenuti dell’offerta e in particolare le limitazioni sul numero di partite disponibili (7 su 10 per ciascuna giornata di campionato), osserva l’Antitrust, sarebbe potuto facilmente incorrere nell’errore di ritenere compreso nel pacchetto Sky Calcio l’intero campionato di calcio di serie A.

Sky replica definendo infondata sotto molteplici profili la decisione dell’Antitrust e rivendica massima trasparenza sottolineando di non aver ribaltato sulla propria clientela i maggiori costi sostenuti per l’acquisizione dei diritti del campionato di serie A, arricchendo inoltre lo stesso Pacchetto Sky Calcio con l’inclusione di altri rilevanti eventi calcistici.

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