L’Istat ha aggiornato l’elenco dei prodotti che compongono il paniere di riferimento per la rilevazione dell’inflazione. Nel 2019 fanno il loro ingresso nuovi prodotti come la bicicletta elettrica, l’hoverboard (lo scooter elettrico autobilanciato), la web tv, la cuffia con microfono e lo scooter sharing, che si aggiunge a car sharing e bike sharing nel segmento noleggio mezzi di trasporto e sharing. Tra i prodotti alimentari anche lo zenzero e i frutti di bosco che, insieme all’uva e alle fragole (in rilevazione già da alcuni anni), compongono il segmento frutti a bacca. Escono invece i supporti digitali per registrare (dvd e cd vergini), i cui valori di spesa si sono fortemente ridotti, e la lampadina a risparmio energetico, che risulta sostituita nelle decisioni di acquisto delle famiglie dalla lampadina a Led.
Nuovo paniere di beni 2019
Entrano lo zenzero e le bici elettriche, i frutti di bosco e la web tv. Escono cd e dvd da registrare e le lampade a risparmio energetico. Come ogni anno nella prima rilevazione dei prezzi, l’Istat ha aggiornato e modificato il paniere dei beni di riferimento in base al quale calcolare i prezzi al consumo. E il paniere ancora una volta si è trasformato in una sorta di termometro del mutamento di gusti, abitudini e tendenze dei consumatori italiani. In più entrano nel paniere i prezzi dell’energia elettrica del mercato libero in una Italia ormai abituata nei principali servizi a utilizzare crescenti regimi concorrenziali. Questa novità è salutata con soddisfazione dalle associazioni dei consumatori.
In questo contesto continua a crescere la diffusione delle tecnologie Ict nel nostro Paese anche se rimane un gap rilevante rispetto all’Ue sia per le imprese sia per i cittadini. L’Istat fotografa così la situazione dell’Italia, evidenziando come ancora un quarto delle famiglie sia ancora senza accesso a Internet, più di una famiglia su due non ce l’ha perché non sa usarlo e, per quanto riguarda le imprese, restano ancora carenti le professionalità Ict e si evidenzia un ampio divario tra grandi e piccole aziende. Rispetto al 2017, si legge nel Report “Cittadini, imprese e Ict”, la quota di famiglie che dispone di un accesso Internet da casa è passata dal 71,7% al 75,1%.
Tra le famiglie resta un forte divario digitale da ricondurre soprattutto a fattori generazionali e culturali: le più connesse sono quelle in cui è presente almeno un minore, le meno connesse sono quelle con soltanto ultrasessantacinquenni. Il tutto mentre fa ancora discutere la scoperta del mega archivio con e-mail e password rubate per un totale di 773 milioni di indirizzi e oltre 21 milioni di parole chiave.