Tutti contro Spotify, la piattaforma leader per l’ascolto di musica in streaming. Anche Facebook, che adesso trova una importante intesa con Sony per sfidare il colosso delle sette note. E, particolare di primo piano, l’intesa coinvolge anche Instagram e Oculus. Dopo aver firmato poche settimane fa con Universal Music Group, la società di Marck Zuckerberg si è allora accordata con la società che gestisce i diritti d’autore di molti artisti. L’intesa è pluriennale, coinvolge anche il territorio italiano e copre un catalogo di oltre tre milioni di canzoni. Tanto per fare qualche nome, della partita fanno parte Ed Sheeran, Taylor Swift, Sma Smith, Drake, Kanye West, The Chainsmokers, Sia.

Cosa prevede l’accordo tra Facebook e Sony

Sony ha fatto sapere che l’accordo ha forniti ai suoi artisti l’opportunità di guadagnare royalties dall’uso della propria musica su Facebook e Instagram. In base ai termini dell’intesa, gli utenti possono caricare e condividere video sulle due piattaforme di social networking e Oculus che contengono composizioni concesse in licenza dal catalogo Sony e personalizzare i loro post con le canzoni del catalogo. Numeri alla mano, il sito blu dichiara due miliardi di utenti attivi al mese e sta continuano sulla strada di riconoscere agli artisti e alle etichette i compensi per l’utilizzo della musica. In precedenza, dinanzi alle segnalazioni dell’uso senza licenza della musica da parte degli utenti, Facebook si limitava all’eliminazione dei post.

Il presidente e ceo di Sony/Atv Music Publishing Martin Bandier non ha nascosto la sua soddisfazione nel firmare l’accordo poiché Facebook riconosce così il valore che la musica apporta al loro servizio e gli artisti beneficiano dell’utilizzo della musica. Per Tamara Hrivnak, responsabile business e partnership music Facebook, occorre essere entusiasti di lavorare da questa collaborazione per le prospettive reciproche che apre. Sono ormai alcuni mesi che Facebook sta negoziano con i detentori dei diritti musicali nel tentativo di risolvere i contenziosi e consentire agli utenti il libero utilizzo della musica. A conti fatti, negli ultimi anni il comparto video è cresciuto a ritmo esponenziale e YouTube rappresenta adesso lo standard di riferimento.

Il tutto avviene mentre Spotify comunica di aver tagliato il traguardo dei 70 milioni di iscritti. Tanto per aver un termine di confronto, il rivale Apple Music, che può contare sulla marea di possessori di iPhone e iPad, gira intorno a quota 30 milioni di utenti ovvero meno della metà.

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