Ancora un segnale, forse quello visivamente più evidente, dell’imminenza dello sbarco di Iliad in Italia. Al Centro Commerciale Roma Est sono in corsa i lavori per l’allestimento del primo negozio fisico con il tentativo di mantenere tutto top secret o comunque lontano dagli sguardi dei curiosi. L’entrata è completamente oscurata da un pannello gigante con la scritta “Pronti per la rivoluzione?”. I tempi? Inutile chiederlo, almeno da queste parti perchéfonti ufficiali danno appuntamento ai giorni precedenti l’estate. In ogni caso, l’ubicazione scelta dal gestore francese Iliad è strategica, essendo uno dei più grandi centri commerciali di Roma con oltre 210 negozi.
Arriva il primo store fisico Iliad
In attesa allora dell’allestiemento del store Iliad di Roma, l’operatore telefonico low cost si appresta allora diventare il quarto attore sul mercato del Belpaese con un lancio della sua prima offerta mobile prima dell’estate e la promessa di tariffe contenute in trasparenza. In occasione della presentazione dei conti a Parigi – l’utile di Iliad per il 2017 è rimasto stabile a 405 milioni di euro con oltre 20 milioni di abbonati – Niel ritiene che i costi del cellulare in Italia siano superiori a quelli francesi e questo, ha detto, è dovuto a tanti piccoli costi nascosti, come quelli relativi agli sms o alla segreteria telefonica. In questo contesto – ha aggiunto – un po’ di trasparenza sulle offerta di telefonia mobile non guasterebbe.
Iliad evoca una spesa mobile per abitante di 19,1 euro al mese in Italia contro i 17,6 euro della Francia. Ma ora il co-proprietario del quotidiano Le Monde che da giovane fece fortuna con il lancio della Freebox – scatoletta con telefono, tv e Internet a 29,9 euro – promette di scuotere anche la penisola. Infrastrutture, interconnessioni, offerte, piano di marketing, distribuzione: ormai è tutto pronto per il lancio prima dell’estate e la squadra di Iliad è ai cancelletti di partenza. Il direttore generale, Maxime Lombardini, ha spiegato che è stata avviata la fase di drive test con auto equipaggiate in diverse configurazioni di chiamata attraverso l’Italia per verificare il buon funzionamento della rete.