Cambiano i tempi, lo smartphone è sempre in mano o in tasca ed ecco allora che la Chiesa cattolica insegue i potenziali seguaci anche sulla strada della tecnologia. Una app per pregare insieme secondo le intenzioni del Papa, ma anche per aiutarsi a vicenda e scambiarsi il sostegno spirituale. Sbarca anche in Italia Click to pray la piattaforma digitale promossa dalla Rete mondiale di preghiera del Papa già attiva in 210 Paesi del mondo con 900mila utenti nelle lingue portoghese, spagnolo, francese, inglese e tedesco. Ora si aggiunge l’italiano. L’obiettivo è di rivolgersi soprattutto ai giovani per fornire loro uno strumento adatto alle loro modalità comunicative con cui accedere a una grande comunità di preghiera.
Scaricabile su iPhone e cellulari Android
Disponibile sia per smartphone e tablet Android e sia per iPhone e iPad, il software è gratuitamente scaricabile, oltre a essere consultabile da dispositivi fissi sul sito web dedicato. Nella globalizzazione dell’indifferenza – ha spiegato il gesuita Frederic Fornos, direttore internazionale della Rete mondiale di preghiera del Papa, in occasione della presentazione di questo nuovo tassello nel mosaico della comunicazione digitale di Papa Francesco – la Rete aiuta ogni mese a pregare per le sfide dell’umanità e la missione della Chiesa. E poiché ogni giorno è diverso offre una preghiera per i 365 giorni dell’anno in modo che ogni giorno i fedeli scoprano cosa Dio invita a vivere.
A gennaio, ha proseguito, «si è pregato per la libertà religiosa, in particolare per le minoranza religiosa in Asia, a febbraio contro la corruzione, un cancro della società che preoccupa molto il Papa e a marzo preghiamo per la formazione al discernimento spirituale, un tema molto importante perché il mondo oggi soffre di un grave analfabetismo spirituale».
La Rete di preghiera, ha aggiunto padre Fornos, aiuta a uscire dall’indifferenza per entrare ogni giorno di più nella cultura dell’incontro. Il funzionamento dell’applicazione, da scaricare sul Google Play nel caso dei dispositivi equipaggiati con sistema operativo Android o su App Store per i possessori di iPhone e iPad, è molto semplice. Propone tre momenti di preghiera al giorno con testi brevi, che invitano a entrare in una esperienza spirituale, «a mettersi alla scuola di Gesù». L’app non intende comunque sostituirsi alla pratica tradizionale della fede quanto piuttosto incentivarla. L’utilizzo di una applicazione di preghiera, ha detto padre Fornos, «non ci toglie dalla responsabilità di far incontrare Gesù faccia a faccia».