Dopo quella erogata dall’Antitrust per pubblicità ingannevole e pratica aggressiva, arriva una nuova multa per Sky. L’Agcom ha inferto una sanzione di un milione di euro all’emittente satellitare nell’ambito delle verifiche svolte sul ripristino della periodicità della fatturazione e dei costi dell’abbonamento ai servizi su base mensile.

A partire dal mese di marzo 2018 – si legge nella delibera – l’autorità ha ricevuto diverse segnalazioni da parte di utenti che hanno lamentato la mancata trasparenza delle informative rese da Sky, nonché il mancato riconoscimento del corrispondente diritto di recesso, con conseguente addebito di penali e costi di disattivazione, incluso il recupero degli eventuali sconti fruiti.

Sky ha annunciato di ricorrere al Tar contro la sanzione e ha ricordato “di essersi limitata, ormai un anno fa, a riparametrare il corrispettivo dell’abbonamento annuale, rimasto invariato, in 12 ratei mensili anziché in 13 ratei quadri-settimanali, come imposto dalla legge 172/2017, a decorrere dal 5 aprile 2018”. La società satellitare ha anche spiegato di aver agito conformemente alla normativa e che confida che la correttezza del proprio operato emergerà da un esame più approfondito in sede di ricorso.

Multa per pubblicità ingannevole e pratica aggressiva

L’Antitrust ha chiuso l’istruttoria avviata nei confronti di Sky Italia, contestando due violazioni del codice del consumo e irrogando alla società sanzioni per complessivi 7 milioni di euro. L’Autorità ha rilevato che Sky non avrebbe fornito informazioni chiare e immediate sul contenuto del pacchetto Calcio per la stagione 2018-19, lasciando intendere ai potenziali nuovi clienti che tale pacchetto fosse comprensivo di tutte le partite del campionato di serie A come nel triennio precedente.

Il consumatore in assenza di informazioni che veicolassero immediatamente e con la dovuta rilevanza i contenuti dell’offerta e in particolare le limitazioni sul numero di partite disponibili (7 su 10 per ciascuna giornata di campionato), osserva l’Antitrust, sarebbe potuto facilmente incorrere nell’errore di ritenere compreso nel pacchetto Sky Calcio l’intero campionato di calcio di serie A.

Sky replica definendo infondata sotto molteplici profili la decisione dell’Antitrust e rivendica massima trasparenza sottolineando di non aver riversato sulla propria clientela i maggiori costi sostenuti per l’acquisizione dei diritti del campionato di serie A, arricchendo inoltre lo stesso Pacchetto Sky Calcio con l’inclusione di altri rilevanti eventi calcistici.

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