Che ci sia un problema con le assicurazioni è evidente perché nelle regioni a più alta incidentalità, soprattutto in Campania, le compagnie arrivano a chiedere 4-5mila euro a un diciottenne per assicurare la macchina per la prima volta. Facile allora credere che per il Fondo nazionale Vittime della strada la vita si fa dura. L’ente tutela chi è vittima di pirati della strada o chi ha incidenti con veicoli senza assicurazioni. E stando ai dati che circolano, il rosso è di quelli profondi: 150 milioni l’anno. Tre dati Consip aiutano a inquadrare al meglio la situazione: nel 2019 il patrimonio sarà azzerato; tra il 2020 e il 2021 accumulerà 200 milioni di disavanzo; nel 2026 salirà a 800 milioni.
Alla ricerca delle ragioni del crac e il caso Campania
A contribuire al deteriorarsi della situazione patrimoniale c’è il calo dei premi assicurativi dovuto alla maggiore concorrenza fra Rc Auto. Nello studio di impatto di Consap sui costi del fondo, il caso Campania incide sull’indice dei costi (combined ratio) per il 55%. Negli incidenti ordinari le denunce della Campania valgono il 7,7% del mercato nazionale, negli incidenti gestiti dal Fondo valgono il 47,7%. In Campania si concentra il 67% dei risarcimenti del Fondo a rischio frode. La Campania è in testa alla classifica di rischio frode anche negli incidenti comuni, ma conta molto meno (19%). Il 57% delle spese legali del fondo finisce in cause in questa regione.
Per quanto riguarda i veicoli senza assicurazione, i comuni con la maglia nera sono Oldenico (Vercelli) con il 49,83%, Qualiano (Napoli) con il 46,63%, Striano (Napoli) con il 46,54%. Napoli è al 28,74%, Roma al 19,93%.