Il conto alla rovescia per il Google I/O 2020 può ufficialmente iniziare. L’appuntamento è da martedì 12 a giovedì 14 maggio allo Shoreline Amphitheatre di Mountain View, in California, è stato ufficialmente confermato. Si ricomincia dalla strategia dello scorso anno, quando BigG ha messo in mostra Google Pixel 3a e Pixel 3a XL, oltre a Next Hub Max.
Tra le attese per il nuovo sistema operativo Android 11 nella prossima edizione del raduno, le prime indiscrezioni sulla nuova coppia di Pixel, la società statunitense sta aggiornando il sito ufficiale prima di procedere al rinnova dell’app, anche in italiano, per seguire in streaming il keynote di apertura e in generale l’evento con le sue 150 ore di sessioni tecniche.
Google I/O 2020, cosa aspettarsi
L’evento inaugurale può essere seguito in real time ovvero in diretta streaming gratuita da smartphone, tablet e PC proprio attraverso la stessa piattaforma web allestita da Google o scaricando e installando l’app gratuita. Ma c’è ancora tempo perché queste sono ancora le settimane delle anticipazioni Google I/O 2020. Come ogni anno le principali attenzioni sono catturate dall’aggiornamento di sistema operativo Android 11.
Ed è inevitabile che al centro delle discussioni tra gl sviluppatori e delle novità c’è anche il nuovo traguardo del 5G, pronto a diventare il nuovo stabile standard di connettività anche in Italia, dove ha già mosso in primi passi.
Spazio poi all’intelligenza artificiale a bordo di Google Assistant, Google Translate e Google Lens ovvero la funzione che riconosce in automatico gli oggetti e del sistema operativo dedicato ai dispositivi wearable. Potrebbero poi arrivare conferme sul percorso di unificazione tra Chrome OS e Android, di cui si vocifera da molto tempo ma per ora senza risultati.
Sono attese sorprese anche sul fronte della realtà virtuale, anche in questo 2020 trend da seguire con attenzione, come dimostrato dal fermento intorno all’imminente Mobile World Congress di Barcellona. Non sono invece attese novità dalla Google I/O 2020 sul fronte dell’hardware Google Home, anche se non sono da escludere annunci su funzionalità aggiuntive, nuove lingue o disponibilità su nuovi mercati.