Da una parte c’è la fiducia il 7 dicembre per la riforma del processo penale espressa dal ministro della Giustizia. Dall’altra ci sono alcune questioni che continuano a rimanere ferme al palo, come amnistia e indulto. Il guardasigilli ha fatto riferimento a un maxi-emendamento per cambiare non solo alcune parti della riforma, ma anche per intervenire per modificare il decreto sulle pensioni e sui trasferimenti dei magistrati. Come dire, ha affrontato le principali questioni sul tappeto, evitandone altre, come appunto amnistia e indulto, nonostante i recenti appelli. In questo contesto, il sindacato delle toghe chiede che queste ultime modifiche siano sganciate dalla riforma del processo penale e procedano per una strada autonoma più rapida.
Non solo amnistia e indulto al centro dell’attenzione, è tutto fatto per la formazione digitale per almeno 200 detenuti grazie al protocollo di intesa siglato dal Ministero della Giustizia, Vodafone, Cisco, Confprofessioni e Cooperativa Universo che offrirà ai reclusi l’opportunità di acquisire nuove competenze, utili per il loro percorso di reinserimento sociale e professionale. L’iniziativa, della durata complessiva di due anni, si inserisce nel Programma Cisco Networking Academy e avrà due fasi di applicazione. In prima battuta verranno coinvolti gli istituti di Bollate (Mi), Opera (Mi), La Spezia, Rebibbia (Rm), e quelli minorili di Firenze e Nisida (Na).
Successivamente, a seconda dei risultati ottenuti il primo anno, i corsi verranno estesi anche agli istituti di pena di Palermo, Bologna, Castrovillari (Cs) e Cagliari, e mantenuti nelle carceri dove sono già attivi. Grazie al programma di donazione di dispositivi aziendali ricondizionati a enti non profit, Vodafone contribuirà all’allestimento tecnologico delle aule didattiche mettendo a disposizione dieci postazioni video per ogni istituto coinvolto, per un totale di 130 personal computer donati.
Anche Fondazione Vodafone partecipa al progetto di formazione nelle carceri, sostenendo la retribuzione dei formatori per alcuni moduli formativi attraverso il programma di Fondazione Vodafone 100% Insieme che, dal 2008, dà la possibilità a clienti e dipendenti Vodafone di svolgere un’attività lavorativa retribuita presso enti non profit con il sostegno della Fondazione Vodafone. Non è la prima volta che Fondazione Vodafone sostiene la formazione professionale all’interno delle carceri con l’obiettivo di favorire l’inclusione sociale e il reinserimento nel mercato del lavoro dei detenuti dopo la pena.
Dal 2002 a oggi, infatti, la Fondazione ha collaborato con numerosi istituti, tra cui il carcere minorile di Nisida (Na) per la realizzazione di laboratori di pasticceria, fotografia e scrittura, il carcere di massima sicurezza “Le due torri” a Padova per la realizzazione del laboratorio di pasticceria Giotto, e con il carcere femminile della Giudecca di Venezia con il potenziamento dell’attività di lavanderia e stireria e il rafforzamento delle relative competenze in capo alle detenute.