L’Antitrust ha avviato una istruttoria nei confronti di cinque società del gruppo Amazon (Amazon Services Europe, Amazon Europe Core, Amazon EU, Amazon Italia Services e Amazon Italia Logistica) per accertare un presunto abuso di posizione dominante. Starebbe quindi approfittando della propria posizione di forza nella logistica per danneggiare la concorrenza.

In particolare, spiega l’Autorità, Amazon sfrutterebbe la sua posizione dominante per obbligare i venditori terzi ad appoggiarsi sui suoi servizi di logistica. Ieri i funzionari Agcm hanno anche svolto ispezioni in alcune sedi, con l’ausilio della Guardia di finanza. Il procedimento si concluderà entro il 15 aprile 2020.

L’inchiesta è partita da segnalazioni di aziende che ritengono di essere state danneggiate. Se il comportamento scorretto fosse confermato dall’indagine Antitrust, il colosso dell’ecommerce finirebbe multato, anche se le sanzioni dell’Autorità per la concorrenza italiane.

C’è un precedente e riguarda Facebook, multata con 10 milioni di euro per non aver rispettato il codice del consumo e non aver informato adeguatamente i nuovi iscritti sulle politiche per l’uso dei dati personali immessi sulla piattaforma. In Germania è stata avviata un’analoga indagine. Da parte sua Amazon ha comunque già dichiarato di essere pronta a offrire la massima collaborazione all’Autorità.

Il procedimento si concluderà entro il 15 aprile 2020

Come ricordato dall’Authority, funzionari dell’Autorità hanno svolto ispezioni nelle sedi di alcune delle società interessate, con l’ausilio del Nucleo speciale Antitrust della Guardia di Finanza. Amazon – fa sapere – conferirebbe unicamente ai venditori terzi che aderiscono al servizio di logistica offerto da Amazon stessa (Logistica di Amazon o Fulfillment by Amazon) vantaggi in termini di visibilità della propria offerta e di miglioramento delle proprie vendite su Amazon.com, rispetto ai venditori che non sono clienti di Logistica di Amazon.

Queste condotte potrebbero non essere proprie di un confronto competitivo basato sui meriti, quanto piuttosto sulla possibilità di Amazon di discriminare sulla base dell’adesione o meno da parte dei venditori al servizio di logistica Fba (self-preferencin), sottolinea l’Antitrust, specificando che il procedimento si concluderà entro il 15 aprile 2020.

Il tutto mentre l’Unione europea indaga su quale sia l’uso dei dati raccolti dalla multinazionale dell’ecommerce.

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