Il termine del 7 luglio per la consegna del 730 2016 è stato prorogato. Ora l’ultimo giorno utile per poter accettare o modificare il 730 precompilato e presentarlo in via telematica all’Agenzia delle entrate cade venerdì 22 luglio 2016. Una volta effettuato l’inoltro sarà necessario consultare l’apposito link nel quale viene pubblicata la ricevuta verificando la presenza di eventuali comunicazioni di scarto. In questa ipotesi sarà necessario procedere, entro la scadenza indicata, a un nuovo invio rimuovendo le cause che hanno originato lo scarto. Entro il 30 settembre occorre invece inviare il modello Unico 2016 precompilato all’Agenzia delle entrate.

Redditi di terreni e fabbricati

Per verificare la corretta situazione immobiliare nel 730 2016 si può sempre usufruire dell’apposito link «Accedi ai dati catastali: apre una nuova finestra» il cui accesso permette di richiedere la visura catastale per soggetto. Da quest’anno, secondo le istruzioni per i contratti agevolati/cedolare secca va indicato il codice identificativo, anziché gli estremi di registrazione proposti dal sistema in sede di accesso al precompilato (quadro B sez. II). Tuttavia le Entrate hanno chiarito che ancora per il 730/2016 sarà possibile mantenere l’indicazione degli estremi di registrazione.

Redditi da lavoro dipendente

Verificare il contenuto delle Cu (certificazioni uniche) che sono state rilasciate sopratutto da parte di chi ha avuto più rapporti di lavoro nell’anno, avendo cura di controllare se sono state compiute o meno operazioni di conguaglio. In particolare, va controllata la spettanza o meno del bonus Irpef (80 euro) indicato in certificazione. Se quest’ultimo risulta, in tutto o in parte, non spettante, (perché ad esempio il reddito complessivo supera i 26mila euro) deve essere restituito attraverso la liquidazione della dichiarazione.

Altri redditi da dichiarare

Nel 730 2016 occorre ricordarsi di indicare gli utili percepiti nel 2015 sulla base dei dati contenuti nelle certificazioni degli utili (Cupe) rilasciate dalle società emittenti sulle quali si deve pagare l’Irpef (partecipazioni qualificate); gli eventuali compensi per attività di lavoro occasionale (di carattere commerciale od autonomo) assoggettati a ritenuta d’acconto (rigo D3); le spese mediche rimborsate in tutto o in parte nel 2015 e detratte interamente nel corso del 2014 (rigo D7 del modello).

Spese sanitarie

Gran parte dei dati riferiti ai farmaci da banco non sono stati trasmessi dalle farmacie al Sts. Non sono state trasmesse, inoltre, le spese sanitarie presso professionisti non iscritti all’Ordine dei medici (ad esempio psicologi), quelle presso ottici, parafarmacie e strutture sanitarie non accreditate. Le spese sanitarie intestate a minori sono acquisite dal Sts con codice fiscale del minore e ripartite in base alla percentuale con cui il familiare è stato indicato “a carico” nella Cu: percentuale che a volte non coincide con chi ha effettivamente sostenuto la spesa e intende detrarla.

Correzione di errori a proprio vantaggio

Nel caso di dimenticanza di qualche elemento che andava indicato nel 730 2016 precompilato e la rettifica significa un maggiore credito o un minor debito a proprio favore o riguarda dati che non portano ad alcuna variazione di imposta rispetto al 730 originario, sono possibili tre strade. La prima è di presentare a un Caf o a un professionista abilitato, entro il 25 ottobre 2016, un nuovo 730 con tutta la documentazione allegata, indicando il codice 1 nella casella 730 integrativo presente sul frontespizio anche se l’assistenza è stata prestata dal sostituto d’imposta. La seconda è di presentare il modello Unico Persone Fisiche entro il 30 settembre 2016, barrando la casella correttiva nei termini sul frontespizio. La terza è di presentare il modello Unico entro le date utili relative all’Unico 2017, cioè quello sui redditi 2016, barrando la casella dichiarazione integrativa a favore sul frontespizio.

Correzione di errori a proprio svantaggio

Se non è stato indicato nel 730 2016 qualche reddito o alcune spese che inserite non sono da considerare valide e, negli altri casi in cui l’errore comporta un minor credito o un maggior debito per te, occorre rimediare con il modello Unico, presentandolo entro il 30 settembre 2016 e pagare, oltre al maggior tributo dovuto, gli interessi legali e la sanzione ridotta. In alternativa entro il termine previsto per la presentazione del modello Unico 2017 e pagare in contemporanea il maggior tributo dovuto, gli interessi legali e la sanzione ridotta. Infine entro il 31 dicembre del quarto anno successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione, versando la sanzione intera e gli interessi legali.

Articolo precedenteCome scaricare sul PC i video di YouTube
Prossimo articoloiOS 9.3.3 per iPhone e iPad, problemi risolti ma non conviene scaricare subito, jailbreak a parte

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il commento!
Il tuo nome