La crisi del lavoro, la necessità di reinventarsi e le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie fanno si che molte persone si lancino in progetti propri.
Una start up innovativa è una società di capitali che risponde a dei requisiti ben precisi:
– La maggioranza delle quote del capitale sociale deve appartenere a soci persone fisiche all’atto della costituzione e nei 24 mesi successivi;
– L’oggetto sociale deve essere orientato allo sviluppo, alla produzione e alla commercializzazione di prodotti o servizi;
– Il valore della produzione non deve superare i 5 milioni l’anno;
– La società non distribuisce e non ha distribuito utili;
– Il gruppo non deve essere costituito da oltre quattro anni e non deve essere frutto di una fusione, scissione o cessione di ramo d’azienda.
Le cinque regole base, invece, da ricordare per creare una start up sono:
- Verificare, attraverso test e ricerche, il mercato potenziale del prodotto o del servizio ideato;
- Passare dall’idea ad una strutturazione di un’attività concreta che produca reddito;
- Costruire e rafforzare il network commerciale;
- Reperire fondi adeguati alle varie fasi di business;
- Mettere in moto la macchina ed eventualmente correggere il tiro in corsa.
Mettere in piedi una start up significa soprattutto rischio imprenditoriale e sacrificio. Sacrificio che non riguarda solo chi costruisce l’impresa ma anche le persone che la circondano.
L’idea da sola non basta, seppur vincente e innovativa dal punto di vista tecnologico, bisogna disporre di un capitale di base con cui muoversi e poter dedicare gratuitamente il proprio tempo per portare avanti il progetto .
Voglia di fare e obiettivi precisi a lungo termine faranno poi il resto.