È stato un fiume in piena il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, audita in Commissioni riunite Cultura di Camera e Senato. Nella giornata di ieri ha sfornato una lunga serie di numeri sulla mobilità interprovinciale dei docenti e sull’inizio dell’anno scolastico, sul concorso per docenti e su quello triennale per presidi e non ha fatto alcun riferimento al Tfa terzo ciclo, almeno in maniera diretta. Tuttavia, nella fase di illustrazione del programma e dei lavori in corso, sono emerse indicazioni utili. A tenere maggiormente impegnato il Ministero di Viale Trastevere sono state infatti le assunzioni, effettuate entro metà mese. La novità è che gli uffici stanno effettuando anche in questi giorni le ultime nomine.
Entro la fine della prossima settimana questo capitolo dovrebbe essere definitivamente chiuso e, verosimilmente, le attenzioni potranno essere concentrate sul nuovo Tfa terzo ciclo. Interessante è stato poi il passaggi alla modalità tecnica ovvero il famoso algoritmo che ha regolato le procedure di mobilità, ovvero il modello matematico contenente tutte le variabili concordate tra il Ministero dell’Istruzione e le organizzazioni sindacali. A detta di Stefania Giannini, “ha funzionato perfettamente“, ma “questo non toglie che non ci sia una totale sensibilità e una presa d’atto che per quelle persone per cui c’è stato l’errore che ha colpito la sorte individuale“.
Per quanto riguarda l’individuazione per competenze ovvero la cosiddetta chiamata diretta dei dirigenti scolastici, il parere del ministro dell’Istruzione è chiaro: “Ha funzionato perfettamente“. Ha interessato 61.277 docenti trasferiti sui 312 ambiti territoriali: di questi il 95% ha inserito il proprio curriculum a sistema e il 62% ha ricevuto e accettato una proposta di incarico triennale. Gli altri sono stati assegnati d’ufficio alle scuole dal direttore scolastico regionale. In merito al concorso e in attesa del Tfa, ci sono stati 165.578 candidati che hanno svolto 230mila prove scritte poiché alcuni candidati hanno partecipato a più bandi. In particolare, per i quasi settemila posti dell’infanzia sono state 73.500 domande.
La prima parte dell’audizione in Commissioni riunite Cultura di Camera e Senato è stata riservata all’illustrazione delle soluzioni escogitate per consentire la regolare ripresa dell’anno scolastico nelle zone del centro Italia colpite dall’ultimo devastante terremoto. In seconda battuta il focus è stato sullo stato dell’edilizia scolastica in Italia, dopodiché l’attenzione è stata spostata sull’avvio dell’anno scolastico con particolare riferimento agli alunni con disabilità.