Nexive, il principale operatore postale privato in Italia, lancia due nuove tipologie di raccomandata che promettono di alleggerire i costi, ma anche di rendere più agile la ricezione delle conferme di avvenuta consegna. Quest’ultimo aspetto in particolare riguarda il servizio Raccomandata Next, già disponibile per aziende ed enti pubblici, che digitalizza la ricevuta di ritorno, disponibile online dal giorno successivo la spedizione e scaricabile per la firma in attesa dell’arrivo del modulo fisico. In assenza del destinatario il QR Code sull’avviso di giacenza sostituisce la firma.
L’opzione Raccomandata Evolution invece arriverà nei prossimi mesi e permetterà di gestire completamente online e tramite una casella di posta normale, non certificata, l’invio e la ricezione delle raccomandate: le comunicazioni saranno salvate da Nexive su un server sicuro e trasmesse al destinatario che potrà scaricarle tramite un codice inviato via email accedendo all’area riservata del portale FormulaCerta. L’obiettivo di Nexive è arrivare a coprire almeno il 15% del mercato delle raccomandate: per le aziende che utilizzeranno questi servizi il risparmio potrebbe andare dal 10 al 30% rispetto alla spedizione tradizionale.
Nexive sfida Poste Italiane
Con l’innovazione, insomma, Nexive sfida Poste Italiane. E se qualcuno avanza dubbi sulla sicurezza della raccomandata digitale, gli sviluppatori fanno presente che ha gli stessi livelli di garanzia di un Pin di un bancomat e dunque il codice è composto da 5 numeri; dopo il terzo tentativo consecutivo si blocca; ognuno di essi è associato a una busta di giacenza per singola raccomandata.
E ancora: l’utilizzo dello smartphone per la ricezione di un messaggio di testo con il secondo Pin per firmare elettronicamente viene ritenuto equivalente alla firma elettronica avanzata poiché il telefono è nell’uso esclusivo del titolare e utenza telefonica è identificabile risalendo al titolare. In caso di invio e di mancato ritiro, vengono prodotti gli stessi effetti di una giacenza tradizionale, ma con un valore probatorio evidentemente maggiore. Avendo consegnato e tracciato un avviso di giacenza digitale con l’indicazione del mittente e dell’oggetto della comunicazione, viene già prodotto un primo atto comunicativo, a seguito del quale il destinatario non si è attivato per il suo ritiro.
Come spiegato Luca Palermo, amministratore delegato di Nexive ed esperto del settore, “ogni anno in Italia vengono spedite circa 180 milioni di raccomandate e ogni secondo 4 persone fanno la fila ad uno sportello per ritirarne una. Di queste, 54 milioni andranno in giacenza ed oltre la metà di queste, il 60% non verrà mai ritirato“.