La ricerca di Apple per un nuovo quartier generale porta molto lontano dalla Silicon Valley e molto vicino ai palazzi che contano, quelli della capitale Washington. La Casa di Cupertino infatti starebbe guardando al Nord della Virginia, in quel corridoio tecnologico che si estende fino al North Carolina e che è già stato preso in considerazione da un altro colosso come Amazon. Da Tim Cook a Jeff Bezos tutti i big del web e dell’hi-tech della West Coast statunitense – compresi Facebook e Google – sono da tempo tutti a caccia di una seconda casa sulla costa orientale, nel Research Triangle, il triangolo della ricerca, sempre più al centro di progetti importanti per il futuro della tecnologia.

Ma anche più vicino alla politica, con la possibilità di esercitare l’azione di lobby su Congresso e Casa Bianca in maniera più efficace. Secondo il Washington Post, Apple sarebbe interessata ad acquisire uno spazio per uffici di quasi 400.000 metri quadri (la metà del futuro campus Amazon ma comunque i due terzi del Pentagono) per ospitare almeno 20.000 dipendenti, ed è pronta a spendere fino a 30 miliardi di dollari in cinque anni. Tra le altre zone considerate, un’area vicino alla Duke University, in North Carolina. E il governatore Roy Cooper sarebbe già al lavoro su un pacchetto di incentivi da offrire alla Apple per spingerla a investire nel proprio Stato.

Metodo rivoluzionari di fusione dell’alluminio privo di carbonio

L’alluminio è un materiale chiave in molti dei prodotti Apple più diffusi e, per oltre 130 anni, è stato prodotto sempre nello stesso modo. Fino ad ora. I giganti dell’alluminio Alcoa Corporation e Rio Tinto Aluminium hanno annunciato oggi una joint venture per commercializzare una tecnologia brevettata che elimina le emissioni dirette di gas serra derivanti dal processo di fusione tradizionale, una fase fondamentale nella produzione dell’alluminio. Si tratta di una vera e propria rivoluzione nella produzione di uno dei metalli più usati al mondo. Nell’ambito dell’impegno di Apple volto a ridurre, attraverso l’innovazione, l’impatto ambientale dei propri prodotti, l’azienda ha contribuito ad accelerare lo sviluppo di questa tecnologia.

Apple ha collaborato con entrambe le aziende che operano nell’alluminio e con i governi del Canada e del Quebec, per investire insieme un ammontare complessivo di 144 milioni di dollari americani in future attività di ricerca e sviluppo. Una volta sviluppato e implementato appieno, questo nuovo metodo può potenzialmente eliminare le emissioni dirette di gas serra derivanti dal processo di fusione in tutto il mondo, rafforzando il legame già esistente fra le industrie manifatturiere e dell’alluminio di Canada e Stati Uniti.

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