Prende luce la rivisitazione della struttura interna dell’Agenzia delle entrate che porterà alla creazione di due divisioni, una per i contribuenti e l’altra per i servizi, a cui faranno capo tredici direzioni centrali, tre per la prima e dieci per la seconda. La riorganizzazione è stata annunciata dal direttore dell’Agenzia delle entrate. Nella divisione per i contribuenti ci saranno le direzioni centrali dedicate alle persone fisiche, ai lavoratori autonomi, agli enti non commerciali, alle piccole e medie imprese e i grandi contribuenti. Si aggiungeranno poi sette direzioni centrali. La divisione servizi realizzerà a livello centrale l’integrazione tra tutti i servizi, compresi quelli relativi al fisco sugli immobili.

Il Fisco si divide in due

Il debutto della riorganizzazione, annunciata dal direttore dell’Agenzia delle entrate, Ernesto Maria Ruffini, e che vedrà nel digitale la chiave di volta, è stata annunciata in occasione del Forum Tax. Prevista per la prossima settimana, avrà come obiettivo la creazione di un fisco che non si pone come un “complicato rebus o gioco a schema libero”. Nella Divisione per i contribuenti ci saranno le direzioni centrali dedicate alle persone fisiche, ai lavoratori autonomi, agli enti non commerciali, alle piccole e medie imprese e i grandi contribuenti. Le sette direzioni centrali avranno funzioni trasversali e di supporto, dal coordinamento normativo all’audit e dalle tecnologie alle risorse umane.

La Divisione servizi realizzerà a livello centrale l’integrazione tra tutti i servizi ai contribuenti, compresi quelli relativi al fisco sugli immobili. Dalla divisione dipenderanno le Direzioni centrali che si occuperanno dei servizi fiscali. Si aggiungeranno la direzione centrale per servizi catastali, cartografici e di pubblicità immobiliare e quella per i servizi estimativi e l’osservatorio immobiliare. L’obiettivo è adattare l’Agenzia delle entrate alla realtà che ci circonda – ha spiegato Ruffini – perché il fisco deve essere un servizio per il Paese. E sullo sfondo ci sarà sempre la lotta all’evasione.

Sul fronte del recupero dell’evasione fiscale si aspettano i dati per il 2017 che dovrebbero essere, secondo il viceministro dell’Economia Luigi Casero, allo stesso livello del 2016 e forse anche di poco più alti, considerato che l’anno scorso c’era la volontary disclouse. Il trend è comunque positivo. Secondo Ruffini, l’Agenzia delle entrate dovrà essere come un “tutor autostradale che deve aiutare il cittadino contribuente a stare nel perimetro delle regole”. Un nuovo modello, non solo più moderno, meno pesante e meno rumoroso, ma anche più veloce, reattivo e con il cambio automatico di fronte alle “evoluzioni socio-economiche del sistema Paese e dotato di frenata intelligente rispetto alle ragioni e ai diritti dei cittadini”.

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