Il lancio, anzi il rilancio di Apple TV arriva in un momento in cui il gruppo guidata da Tim Cook ha più di un fronte aperto, e nessuno sembra una partita semplice da giocare. Sul fronte musicale il gruppo della mela morsicata deve fronteggiare l’offensiva di Spotify sulla cosiddetta Apple Tax. Sulla parte di business più tradizionale, va invece registrato il rallentamento nelle vendite degli iPhone. E a tutto questo il gruppo ora somma un ulteriore fronte, quello del gaming online. Qui Apple sta lanciando Arcade, che non è una console ma una piattaforma per distribuire giochi online in streaming al costo di un abbonamento mensile: di fatto una Netflix dei videogame.
L’impegno è sostanzioso perché oltre ai tradizionali concorrenti come Sony, Nintendo e Microsoft si è ora aggiunto anche Google, che ha lanciato Stadia. Anche questa una piattaforma ma senza abbonamento, gratuita e finanziata interamente dalla pubblicità. La partita è dura ma vale la pena perché questo è un mercato da 180 miliardi di dollari.
Investiti 2,5 miliardi di dollari in iniziative ambientali
Apple ha comunicato di aver quasi raddoppiato il numero di fornitori che si sono impegnati ad alimentare le strutture per la fabbricazione di prodotti Apple interamente con energia pulita, per un totale di 44 fornitori. Grazie a questa collaborazione tra Apple e i suoi fornitori, l’azienda ha superato l’obiettivo di introdurre 4 gigawatt di energie rinnovabili nella filiera entro il 2020, con più di un gigawatt aggiuntivo previsto entro questo arco di tempo. Questo annuncio arriva a un anno da quando Apple aveva comunicato che tutte le sue strutture nel mondo erano interamente alimentate da energie rinnovabili.
Nel 2018 Apple ha ridotto le emissioni complessive di gas serra per il terzo anno consecutivo, in particolare grazie al programma Supplier Clean Energy Program dell’azienda. La fabbricazione dei prodotti contribuisce per il 74% alle emissioni di gas serra generate da Apple, perciò il programma aiuta i fornitori a incrementare l’efficienza energetica e a passare a fonti di energia rinnovabili. Lo scorso anno Apple e i suoi fornitori hanno contribuito alla generazione di energia pulita per un valore pressoché equivalente all’elettricità necessaria per alimentare oltre 600.000 case negli Stati Uniti.
Apple ha ampliato le sue iniziative di sostegno e formazione dei fornitori, per esempio attraverso il Clean Energy Portal dell’azienda, piattaforma online che aiuta i fornitori a identificare fonti di energia rinnovabili nel mondo. Oltre 100 fornitori si sono iscritti al sito. Lo scorso anno, insieme a dieci fornitori, Apple ha inoltre dato vita al primo fondo del suo genere per contribuire a finanziare progetti sulle energie rinnovabili in Cina.