Sempre più spazio per gli smart speaker ovvero gli altoparlanti domestici con assistente vocale come Alexa di Amazon, Google Assistant o Siri di Apple. Stando agli analisti di Canalys, entro la fine del 2019 sono attesi 207,9 milioni di unità nelle case di tutto il mondo. Detto in altro modo, la crescita è dell’82,4% considerando i 114 milioni di speaker registrati alla fine dello scorso anno.
E c’è anche un’altra previsione che fa riflettere: entro il 2021 ci saranno più altoparlanti smart che tablet. Motore della crescita sarà la Cina anche grazie a prodotti locali come Tmall Genie e Xiao Ai. In ogni caso, il mercato principale resta quello degli Stati Uniti.
Amazon Alexa ha ormai attraverso i suoi molti aggiornamenti un’infinità di funzioni: interazione vocale, music playback, liste di cose da fare, allarmi da settare, notizie sul tempo, sul traffico, sullo sport e via dicendo. La caratteristica è che il dispositivo è aggiornabile continuamente mediante l’aggiunta di skill per lo più fornite da venditori terzi.
Tutto cominciò nel novembre 2014 quando Amazon annunciò il lancio di Alexa insieme a Echo, la linea di altoparlanti intelligenti che agiscono in coordinamento con Alexa. Fino al 2017 l’interazione con Alexa era disponibile solo in inglese e tedesco, ma adesso lo è anche in italiano e in altre lingue.
Google Home è il marchio che inizialmente identificava solo gli altoparlanti intelligenti sviluppati da Google, che in seguito si è via via evoluto fino a diventare una vera e propria applicazione di intelligenza artificiale con molteplici funzioni incentrate sul concetto di maggiordomo digitale. Il primo dispositivo è stato annunciato a maggio 2016 ed è stato messo sul mercato negli Stati Uniti a novembre 2016, con vendite successive a livello mondiale per tutto il 2017.
In Italia è arrivato nel marzo 2018 e nel tempo hanno fatto seguito diverse versioni sempre più sofisticate. Google Home è direttamente connesso con un’ampia serie di applicazioni, da Spotify a Netflix.
HomePod di Apple è equipaggiato con un potente subwoofer da 4 pollici rivolto verso l’alto e l’intera struttura è circondata da 7 tweeter. II tutto viene controllato dal processore A8, lo stesso che spinge iPhone 6 e iPhone 6 Plus. E per migliorare le prestazioni audio lo speaker è dotato di una tecnologia di rilevamento automatico della stanza, in modo da bilanciare il suono secondo l’ambiente in cui si trova.
I comandi vocali per l’assistente Siri vengono rilevati dai sei microfoni integrati nella struttura di HomePod e permettono di interagire con il dispositivo sia se siamo vicini sia se ci troviamo dall’altra parte della stanza.