È partito dalla base di Xichang il satellite cinese Queqiao. Destinazione: il lato nascosto della Luna, per una missione complessa, che dimostra ormai come la Cina abbia le capacità scientifiche e tecnologiche per giocare un ruolo di primo piano nella corsa allo spazio. Deve infatti comunicare con il rover che la Cina vuole lanciare a fine anno per esplorare l’universo neonato e buio, prima della nascita delle stelle. Il progetto, descritto sulla rivista Science, si chiama Ncle (Netherlands-China -Low-Frequency Explorer) e nasce dalla collaborazione fra Cina e Paesi Bassi. Una tappa importante che, secondo il presidente dell’Agenzia spaziale italiana, Roberto Battiston, dimostra come la Cina stia ormai giocando un ruolo da primo attore nel settore spaziale.
Un ricevitore per ascoltare l’universo neonato senza stelle
Si tratta di un programma complesso da realizzare, che la Cina ha le capacità scientifiche e tecnologiche per realizzare». A bordo del satellite infatti c’è spazio per un ricevitore radio olandese che tenterà qualcosa di visionario: nel silenzioso ambiente lunare, ascolterà il cosmo a basse frequenze per cercare indizi sull’età buia dell’universo quando, alcune centinaia di milioni di anni dopo il Big Bang, le nubi di idrogeno stavano per generare le prime stelle. La missione è una prova di principio, nel tentativo di portare la radio astronomia a basse frequenze nello spazio, perché l’atmosfera della Terra blocca alcune frequenze radio.
Il sogno dei ricercatori impegnati nel progetto, ha detto il responsabile scientifico del progetto Ncle, Heino Falcke, della Radboud University nei Paesi Bassi, è costruire un radiotelescopio a basse frequenze sulla Luna, sul modello del Lofar (Low Frequency Array), il grande radiotelescopio europeo, composto di 51 antenne collocate soprattutto nei Paesi Bassi. Per vedere l’era oscura che ha preceduto la nascita delle prime stelle, gli astronomi cercano il segnale debolissimo emesso dagli elettroni dell’idrogeno primordiale, che è difficilissimo da rivelare da Terra, perché si mescola al vortice del rumore radio proveniente da fonti terrestri.
Il satellite Queqiao, programmato per raggiungere un punto oltre la Luna, offreun punto di ascolto molto tranquillo, ma dove attendere che il rover Chang’e 4 raggiunga il bacino Polo Sud-Aitken, dove distende tre antenne in fibra di carbonio che gli permettono di comunicare con il satellite. Il lancio del satellite cinese è una delle tappe verso questo obiettivo. La Luna – conclude Battiston – è la base per fare esperimenti scientifici e tecnologici in vista del grande passo delle missioni umane su Marte. È l’ambiente più adatto per questo tipo di preparazione e studi.