Ci sono alcune modifiche di rilievo da non perdere di vista per evitare di commettere errori con la revisione auto da pagare successivamente a suon di sanzioni. Anche perché le norme aggiornate prevedono controlli più puntuali per tutti, dall’officina al proprietario del veicolo. Il conto alla rovescia per l’introduzione delle novità è ufficialmente iniziato. Succede perché entro il 20 maggio l’Italia deve adeguare la normativa sulle revisioni in ottemperanza a una specifica direttiva europea. Le conseguenze non sono solo per le concessionarie ovvero per le officine incaricate di accertare lo stato di salute del veicolo. Ma anche e soprattutto per gli stessi proprietari del mezzo che rischiano grosso nel caso in cui si facciano sorprendere con un’auto non revisionata. In ogni caso viene concesso maggiore spazio alle procedure telematiche perché Aci e Motorizzazione devono rilasciare il certificato di revisione e registrarli sul portale dell’automobilista.

Revisione auto 2017: cosa cambia

Tutte le novità sono sintetizzate nella “Guida alla revisione auto 2018: tutto ciò che c’è da sapere. Ecco cosa cambierà con le nuove normative” pubblicata dal portale automobile.it. Si apprende allora che i dati del nuovo certificato di revisione auto sono il numero di identificazione del veicolo, la targa del veicolo e simbolo dello Stato di immatricolazione, il luogo e la data di revisione, la lettura del contachilometri al momento del controllo,la categoria del veicolo, le carenze individuate e livello di gravità, il risultato del controllo tecnico, la data del successivo controllo tecnico o scadenza del certificato di revisione, il nome di chi ha provveduto ad espletare le verifiche, firma o dati identificativi dell’ispettore responsabile del controllo.

La revisione auto e controlli obbligatori si concentra soprattutto su impianto frenante quindi freno a mano, di servizio, freni, pasticche, dischi; cuscinetti, fissaggio e stato meccanico dello sterzo; vetri, specchietti, lavavetri; impianto elettrico proiettori, luci, indicatori; telaio carrozzeria, porte, serrature, serbatoio; rumori, gas di scarico inquinanti bollino blu; identificazione del veicolo tramite targa e telaio; clacson, cinture di sicurezza anteriori e posteriori. Occorre allora presentare domanda su apposito modello TT 2100, reperibile presso gli uffici della Motorizzazione e disponibile online; allegare attestazione di versamento di 45 euro; prenotare per tempo la visita e prova del veicolo; presentare la carta di circolazione del veicolo.

La revisione ha una scadenza biennale, ma se si tratta di un’auto nuova è necessaria una immatricolazione. In questo caso la prima revisione va eseguita la prima volta dopo 4 anni dall’immatricolazione dell’auto e quindi ogni due anni. La tempistica è differente nel caso di auto usata: la revisione va eseguita direttamente ogni due anni, anche la prima volta. Infine, per taxi e ambulanze è previsto un controllo annuale.

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