Con il rilascio delle due major release dei sistemi operativi mobile di Apple e Google, si rinnova il tradizionale confronto tra due modi di intendere l’esperienza d’uso con il proprio smartphone. Da una parte c’è l’iOS 10, dall’altra Android 7 Nougat: entrambi, rispetto ai loro predecessori, apportano nuove e interessanti funzionalità, ma senza rappresentare un punto di rottura con il passato. Va da sé che è un’operazione fine a se stessa individuare il miglior sistema operativo per smartphone e tablet poiché alla base dei rispetti sviluppi ci sono due filosofie diverse: quella open source con tutte le conseguenze che ne derivano per Android e quella della creazione di un ecosistema controllato, con tutti i limiti e i benefici che ne derivano, per iOS.
Tuttavia, stando ai commenti e alle prove di chi sta testando iOS 10 e Android 7 Nougat, l’ago della bilancia si sposta dalla parte del primo per una serie di motivi (promettiamo però di esporre con un successivo articolo anche le ragioni dei sostenitori del software del robottino verde). L’elenco delle ragioni è lungo e tira in ballo alcuni temi chiave che vanno al di là delle ultime iterazioni. La maggior parte delle applicazioni popolari, viene fatto notare, sono presenti su entrambe le piattaforme, ma nella maggior parte dei casi approda prima sullo store di Apple e solo in un secondo momento sul Google Play. Il caso di Prisma è solo l’esempio più recente. Ci sono poi differenze nel design e nelle funzionalità nella versione per iPhone delle app rispetto a quelle per Android ed è una constatazione valida anche per iOS 10 vs Android 7 Nougat (vedi Snapchat e Spotify). Il gap si sta riducendo, ma c’è ancora distanza.
Anche le nuove major release fanno segnare una differenza di rilievo, vera e propria croce e delizia: i tempi di distribuzione degli aggiornamenti. Nel caso dell’iOS sono contemporanei per tutti i dispositivi compatibili in maniera chiara e pulita. Nel caso di Android regna l’incertezza sia in riferimento ai tempi e sia ai device coinvolti. Di sicuro c’è solo che i primi a essere tirati in ballo per il rollout sono quelli della gamma Nexus. La cosiddetta sincronizzazione fra dispositivi scorre senza intoppi nel caso dell’iOS 10 (e versioni precedenti) e dei vari iPhone, iPad e Mac e la condivisione di un file dal iPhone al Mac è anche più veloce grazie a AirDrop. Nel caso di Android occorre fare affidamento a un insieme di applicazioni e servizi di terze parti.
Nell’iOS 10 finalmente le applicazioni di sistema possono essere parzialmente cancellate e anche reinstallate e aggiornate tramite l’App Store. In questo modo la multinazionale della mela morsicata potrà aggiornarle per migliorarne le funzioni senza dover attendere un update del sistema operativo. Tutte le app di sistema possono essere rimosse tranne Trova iPhone, Wallet, Telefono, Safari, App Store, Messaggi, Foto, Fotocamera, Orologio e Impostazioni. Secondo quanto dichiarato da Apple l’applicazione viene rimossa solo parzialmente, dato che alcune delle sue librerie software restano comunque integrate nel sistema. La stessa opzioni non è prevista in Android 7 Nougat.
L’iPhone, poi, mantiene il suo valore meglio di un cellulare Android. Chi ha provato a vendere uno smartphone Android con un anno o due anni di età lo sa bene: nella maggior parte di casi ottiene molto meno di quanto pagato. Un vecchio iPhone vale di più di un vecchio telefono Android. Dal punto di vista pratico, la gestione delle notifiche si lascia preferire sull’iOS, anche se Android rende più facile la cancellazione. E infine, ma non per ultimo, l’iOS viene ritenuto più facile da usare. Google offre adesso più semplicità d’uso con Android 7 Nougat rispetto alle versioni precedenti di Android, ma non tutti i cellulari supporteranno il nuovo aggiornamento.