YouTube e la piattaforme di condivisione video rappresentano il nuovo Eldorado per grandi guadagni? Sì, ma non per tutti e con alcuni limiti. Ricavi in aumento e visualizzazioni alle stelle, ma anche una sempre più preoccupante mancanza di guadagni per i creatori di contenuti video. Di più: secondo i dati Ipsos sull’utilizzo di YouTube a scopo musicale, l’Italia figura al terzo posto, a pari merito con la Spagna, con un utilizzo del 90 per cento della piattaforma video per ascoltare la musica, dietro solo a Messico (97 per cento) e Brasile (95 per cento), e davanti alla Corea del Sud (86 per cento) e Canada (84 per cento). A livello globale, gli utenti trascorrono il 46 per cento delle ore ad ascoltare su su YouTube musica on demand.

Per quanto riguarda il settore dei videoclip, altro segmento di business fiorente che sta vivendo una nuova primavera, i ricavi da TV e altre fonti pubbliche, in Italia sono stati nel 2016 di 1.116.200 euro. A livello globale, i ricavi registrati lo scorso anno sono stati 500 milioni di dollari. In Italia sono stati 9,5 milioni nel 2015 e 9,9 milioni nel 2016. Quest’anno, solo nel primo semestre, è stato registrato un dato di 5 milioni ovvero il 12 per cento in più rispetto allo stesso periodo del 2016.

Quanto paga YouTube per i video?

Secondo i termini del Programma Partner, YouTube paga il 55 per cento delle entrate nette riconosciute da YouTube derivanti dalle pubblicità visualizzate o riprodotte in streaming. Il pagamento viene effettuato entro circa 60 giorni dal termine di un mese solare purché il saldo delle entrate raggiunta almeno 100 dollari, o il suo equivalente in valuta locale, al momento in cui è dovuto il pagamento. Per poter guadagnare il canale deve avere almeno 10.000 visualizzazioni. Per monetizzare i propri contenuti video occorre aderire al programma partner di YouTube, collegare il canale al proprio canale AdSense, attivare la monetizzazione, scegliere i formati per gli annunci pubblicitari e attirare più utenti possibile.

Proprio la scelta dei formati video è quella decisiva ed è un passaggio strategico fondamentale. Le possibilità adesso concesse tra cui scegliere sono sei:

  1. Display accanto al video,
  2. Overlay nella parte inferiore della finestra del video,
  3. ignorabile (il più comune) che permette di saltare gli annunci dopo 5 secondi,
  4. non ignorabili con l’obbligo di guardare l’intero annuncio di 15 secondi o più,
  5. Mid-Roll distribuiti all’interno del video e disponibili solo per i filmati più lunghi di 15 minuti,
  6. Bumper non ignorabili e fino a 6 secondi.
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