Iniziano a diventare progressivamente più chiare le intenzioni di Poste italiane con l’atteso piano industriale. Il player progetta crescita per se stessa e dividendi per gli azionisti, continuando a fare quello che hanno sempre fatto. Corrispondenza e pacchi, assicura l’amministratore delegato Matteo Del Fante, resteranno il cuore delle attività. L’obiettivo è puntare sempre più sul settore delle consegne di prodotti acquistati online. I 12.880 uffici sparsi nel Paese restano il punto forte di Poste. Il piano strategico quinquennale presentato in Piazza Affari a Milano prevede un utile netto in crescita media annua del 13% a 1,2 miliardi nel 2022, con un dividendo del 5% annuo a partire dagli 0,42 euro per azione del 2017, e 10.000 assunzioni.

Le intenzioni di Poste italiane

Nel 2022 i dipendenti saranno 15mila in meno con uscite che avverranno su base volontaria o per pensionamento, ha spiegato Del Fante. Nessun taglio agli uffici postali, ha voluto assicurare. Erano state programmate diverse centinaia di chiusure nei comuni sotto i cinquemila abitanti, ma l’azienda ha fatto marcia indietro, perché la scommessa è adesso l’allargamento della gamma dei prodotti che, nelle intenzioni, renderà anche quelle filiali sostenibili economicamente. Il piano prevede 2,8 miliardi di investimenti incentrati sullo sviluppo digitale, che riguarderà anche gli uffici: avranno display interattivi, totem per consulenze, area self per i servizi.

Nonostante il pagamento in contanti rimanga il sistema più utilizzato, ha aggiunto Del Fante, gestiranno il passaggio dai bollettini a opzioni digitali più evolute. L’obiettivo è dare ai clienti un borsellino elettronico: i pagamenti si muovono sempre più sugli smartphone e Poste è comunque un operatore mobile. I servizi finanziari e assicurativi cresceranno beneficiando della ripresa dell’economia, ha garantito l’amministratore delegato. Metà delle assunzioni in cantiere riguarderà figure professionali qualificate in quei settori. Di più: in agenda il completamento della gamma di prodotti assicurativi includendo il ramo auto.

Per quanto riguarda il cuore dell’attività, l’obiettivo è arrivare nel 2022 a 100 milioni di pacchi consegnati dai portalettere, contro i 35 milioni del 2017, con 1,2 miliardi di utili, contro i 700 milioni del 2017. Vendite online significano ecommerce e quindi Amazon, che gli analisti ritengono il vero nemico di Poste. Invece, ha garantito Del Fante, Poste lavora a stretto contato e in maniera crescente per accompagnare la loro e la crescita.

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