Di certo c’è la data della presentazione di Huawei P20: dallo smartphone saranno levati i veli martedì 27 marzo a Parigi. Il livello di attesa per il nuovo top di gamma della multinazionale cinese è decisamente elevato perché le indiscrezioni di queste settimane di vigilia invitano a mettere in conto un reale balzo in avanti rispetto a quanto visto fino a questo momento. E non solo per la triple cam nella parte posteriore, soluzione finora mai adottata da altri produttori. Ma anche per l’implementazione di una serie di novità e funzioni in grado di collocare il device al livello (se non più in su) degli smartphone di punta adesso sul mercato. E a fare da trait d’union sarà l’intelligenza artificiale.

“Un nuovo rinascimento della fotografia sta arrivando”

A creare aspettative ci sta pensando in queste ore la stessa Huawei con il rinnovo del sito ufficiale in cui fa bella mostra di sé l’immagine di uno sguardo femminile accompagnato dalle parole “Wait. Un nuovo rinascimento della fotografia sta arrivando” con le lettere A e I evidenziate in rosso. Non casualmente perché si tratta dell’acronimo di artificial intelligence ovvero intelligenza artificiale, il comparto il cui il produttore cinese sta giocando d’anticipo rispetto alla concorrenza. Già quella denominazione di Huawei P20, anziché di Huawei P11, lascia immaginare come la volontà della società cinese sia quella di segnare il passo e spezzare la continuità ovvero gli aggiornamenti progressivi e graduali che hanno caratterizzato lo sviluppo dei device.

Stando a quanto trapelato, Huawei potrebbe mantenere la risoluzione Full-HD+ per i display (la stessa di Huawei P10 e Huawei P10 Plus), ma con l’abbandono dei pannelli LCD in favore di quelli Amoled. E qui ci sarebbe il primo punto di contatto con il performante Huawei Mate 10 Pro. Da mettere in conto l’adozione del design borderless con rapporto di forma in 18:9, in linea con le recenti produzioni. A spingerlo dovrebbe pensarci il Kirin 970, lo stesso del Huawei Mate 10 Pro e l’unico sul fronte Android a essere dotato di una NPU (Neural Processing Unit), affiancato da 6 GB di RAM. Tra le novità ci sarebbe la presenza del notch nella parte superiore dello schermo, simile a quella vista su iPhone X, peraltro non così apprezzata dagli utenti. Il sistema operativo di riferimento sarà naturalmente Android Oreo, magari aggiornato alla release 8.1.

Insomma, occorre mettere in conto un deciso salto di qualità in ambito smartphone guidato dall’intelligenza artificiale e la partnership con Leica dovrebbe portare nuovi frutti sul terreno delle prestazioni fotografiche. In ballo ci sono anche le versioni alternative Huawei P20 Plus e Huawei P20 Lite con quest’ultimo dotato di notch superiore del display, fotocamera posteriore verticale e sensore per il riconoscimento delle impronte digitali nella back cover. Tutto da scoprire il livello dei prezzi. Non tanto in relazione a un possibile aumento rispetto all’attuale top di gamma, ma anche alla luce dei costi applicati dagli altri produttori per i rispettivi smartphone di punta.

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