Il 2020 è l’anno della diffusione della tecnologia 5G anche in Italia? Gli operatori di telefonia mobile si stanno muovendo in questa direzione e i produttori di smartphone stanno lanciano sul mercato i primi terminali compatibili. Huawei Mate 30 Pro 5G è uno degli esempi più rappresentativi perché siamo davanti a uno smartphone di alta gamma che incorpora tecnologie innovative e 256 GB di spazio, peraltro espandibile con microSD.
Il design della parte anteriore è occupato dal display edge-to-edge curvo da 6,53 pollici con pannello Oled e risoluzione pari a 2.400 x 1.176 pixel. Tuttavia, considerando la curvatura dello schermo i pixel effettivi sono inferiori. Lo smartphone è certificato IP68 ovvero è resistente agli schizzi, all’acqua e alla polvere. Può essere immerso in acqua fino alla profondità di 1,5 metri, per un massimo di 30 minuti.
Comparto fotografico di primo piano per Huawei Mate 30 Pro 5G
Punto di forza e di distinzione di Huawei Mate 30 Pro 5G è il comparto fotografico denominato Cine Camera SuperSensing. Si tratta di un modulo composto da quattro sensori d’immagine che lavorano insieme e sono in grado di generare immagini fino a 40 megapixel. Pollice in su per l’ottica grandangolare f1.6, in grado di catturare scenari anche di notte. Dalle foto al video il passo è breve questo Huawei registra filmati stabilizzati a 4k a 30 fps, arrivano fino ai 1.080p a 960fps nella modalità Super Slow Motion.
Ad alimentare questo super smartphone ci pensa il chip SoC Kirin 990 5G basato sul processo produttivo a 7nm. Si tratta di una CPU octa-core che lavora con 8 GB di RAM mentre la GPU invece è una Mali-G76 a 16 core.
Nei benchmark, il Kirin 990 offre prestazioni inferiori allo Snapdragon 855 Plus, in particolare con riferimento alle performance grafiche, ma siamo comunque ai vertici delle rispettive categorie. Un dettaglio per nulla secondario va comunque evidenziato: i contrasti tra Stati Uniti e Huawei hanno portato all’eliminazione delle app di Google dal sistema. Questo Mate 30 Pro 5G è quindi equipaggiato con i Huawei Mobile Services anziché i Google Mobile Services.
In ogni caso è sempre possibile installare in autonomia il Play Store, le app e i servizi di Google su questo smartphone. Si tratta di un passaggio che è in realtà pressoché indispensabile per la semplice ragioni che le applicazioni disponibili su App Gallery sono ancora poche.