Aumentata sensibilmente l’attività di contrasto della Consob all’abusivismo finanziario, fenomeno che prolifera sul web e che genera un’offerta di investimenti dietro la quale spesso si nascondono truffe ai danni dei risparmiatori. L’anno scorso l’authority di Borsa, si legge nella relazione annuale, ha visto aumentare da 271 a 276 gli accertamenti sulla prestazione abusiva di servizi di investimento via Internet, dove si consuma il 70% degli illeciti, e ha svolto 555 approfondimenti su siti web, 25 in più del 2017.

Le istruttorie svolte sono state 208, di cui il 74% relativo a ipotesi di intermediazione finanziaria abusiva. La crescita continua delle truffe online è confermata dalle 265 iniziative di contrasto all’abusivismo, che includono 98 ordini di cessazione dell’attività e 31 procedimenti sanzionatori. Sono state inoltre trasmesse 131 segnalazioni alla magistratura.

Come difendersi dalle truffe online

Impossibile considerarsi al sicuro di truffe o tentativi di truffe online. I nuovi modi escogitati per violare la protezione personale non consentono infatti di sentirsi al sicuro. Difendersi per cercare di ridurre le possibilità di rimanere vittima delle truffe è possibile. A iniziare dall’adozione di tutte le misure di sicurezza possibile, come cambiare di frequenza la password per i vari accessi online (e non utilizzare sempre la stessa) o attivare l’autenticazione a due fattori per assicurare che solo il titolare dell’account può accedere anche se qualcun altro conosce la password.

E il tutto mentre si muove anche il legislatore con la proposta del nuovo delitto di di frode patrimoniale in danno di soggetti vulnerabili. Alla luce dell’innalzamento delle pene per il delitto di circonvenzione di incapaci, la nuova fattispecie si caratterizza per la minore gravità. Non è prevista la clausola di salvaguardia e il reato è aggravato se il fatto è commesso con strumenti telefonici, informatici o telematici, o avvalendosi di dati della vita privata della persona offesa, acquisiti fraudolentemente o senza il suo consenso.

Il tutto ricordando come si tratti di una proposta di legge per cui manca ancora il disco verde. Il consiglio per difendersi se la truffa si consuma per strada, contattare subito un proprio parente per verificare la situazione o le forze dell’ordine e nel frattempo cercare di attirare l’attenzione di altre persone, magari alzando la voce.

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