Il conto alla rovescia può ufficialmente iniziare perché si entra adesso nel periodo decisivo, quello degli ultimi giorni di scuola e dell’esame finale al termine dei cinque anni. Volata finale per la Maturità 2018, con una conferma che non farà piacere agli oltre 500.000 studenti che il 20 giugno inizieranno con la prima prova: all’esame non saranno ammessi tablet né cellulari. È quanto prevede la circolare sugli adempimenti tecnici emanata dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, in concomitanza con la Conferenza nazionale dei dirigenti tecnici e dei componenti le task-force regionali che gestiranno tutte le fasi della Maturità.
La circolare conferma il “divieto tassativo per maturande e maturandi, nei giorni delle prove scritte, di utilizzare cellulari, smartphone, PC e qualsiasi altra apparecchiatura elettronica in grado di accedere alla rete o riprodurre file e immagini, pena l’esclusione dall’esame“. Dallo scorso anno, come ricordato anche nell’ordinanza del 2 maggio, vengono fornite indicazioni sull’uso delle calcolatrici scientifiche e grafiche nella seconda prova. Quelle ammissibili sono state rese note con una circolare di marzo e chi vorrà usarle dovrà consegnarle il giorno della prima prova scritta per consentire alla commissione d’esame i necessari controlli.
Nei giorni della prima, seconda ed eventuale quarta prova scritta, quelle inviate con plico telematico, fino all’avvenuta stampa delle tracce, l’accesso a Internet sarà riservato ai computer utilizzati dal dirigente scolastico o da chi ne fa le veci, dal direttore dei servizi generali e amministrativi (se autorizzato), dal referente o dai referenti di sede. Complessivamente sono 509.307 gli studenti iscritti all’esame, 25.606 le classi coinvolte e 12.865 le commissioni.
Ma 4 studenti su 10 non sanno le date
Solo il 63% dei ragazzi che sta per affrontare l’esame di maturità sa con esattezza in che giorno inizieranno gli scritti, il 20 giugno. Il 10% sa che è verso la metà del mese; il 9% si confonde con la data della seconda prova (21 giugno); il 4% indica il 22 giugno; e il 14% dice di non averne idea. Il dato emerge da un sondaggio effettuato da Skuola.net su 3.500 maturandi. Anche l’informazione su come si svolgano le prove è in parte carente. Solo il 56% sa che le tipologie in cui si può svolgere lo scritto di italiano sono sette. Per l’orale solo uno su tre sa che il punteggio che corrisponde alla sufficienza è 20, il massimo è 30.