La ricarica wireless per smartphone esiste da tempo, ma solo negli ultimi mesi che gli utenti hanno cominciato a mostrare maggiore interesse nei confronti di questa tecnologia. La regione è semplice: l’arrivo sul mercato di un maggior numero di smartphone che la supportano. Ma come funziona questa ricarica wireless e quali sono i vantaggi?

Questa tecnologia permette di ricaricare la batteria dello smartphone senza ricorrere all’uso di cavi. Basta posizionare il dispositivo sulla base apposita, realizzata con solenoidi che generano un piccolo campo elettromagnetico nella zona indicata per la ricarica e che si attiva solo se è presente un device sulla zona compatibile con tale tecnologia. Nello smartphone è presente un piccolo filo avvolto su se stesso in grado di catturare le onde elettromagnetiche generate dal caricatore wireless.

Due standard per la ricarica senza fili: Qi e PMA

Quando lo smartphone viene allontanato dalla basetta, la ricarica si interrompe in maniera automatica e senza pericolo. A oggi sono disponibili due standard per la ricarica wireless degli smartphone: Qi e PMA. Sono entrambi efficaci, ma cambiano le frequenze in uso e il tipo di connessione. Prima di scegliere la base di ricarica occorre capire quale standard viene impoegato dal proprio smartphone in modo tale da poter comperare un modello compatibile.

Anche gli stessi produttori di smartphone propongono dei loro caricatori wireless, come nel caso della base Samsung che a fronte di costi leggermente maggiorati assicurano però un grado di compatibilita con il device utilizzato pari praticamente al 100%.

Un capitolo a parte è la durata della batteria degli smartphone. Con un utilizzo di base e non particolarmente intensivo, che passa da qualche telefonata quotidiana, la consultazione dei profili di social network, 2-3 scatti con la fotocamera e un giro su qualche sito web, si arriva a malapena a fine giornata.

Ma qualche strada per ottimizzare il consumo di energia sui device Android esiste. Nulla di miracoloso, ovviamente, ma solo la possibilità di guadagnare qualche ora in più e in maniera completamente automatica.

L’app di riferimento, gratuitamente scaricabile sul Play Store di Google, è 360 Battery Plus. Dopo aver effettuato il download e proceduto con l’installazione, occorre naturalmente avviarla. Nella schermata iniziale viene subito proposta una stima dell’autonomia residua.

Con un tap sul pulsante Ottimizza, 360 Battery Plus si occupa di chiudere tutte le app in background che consumano energia. Occorre aspettare che concluda l’operazione dopodiché ci ritroviamo davanti a una schermata che informa sul numero di ottimizzazioni effettuate e quanto tempo di autonomia è stato recuperato.

A questo punto spostiamoci nel tab Risparmia. Qui l’app 360 Battery Plus mostra tutte le applicazioni con avvio automatico installate nel sistema, come quelle di messaggistica istantanea o di informazione, che necessariamente richiedono un dispendio energetico. Per contenerlo, basta tappare su Risparmio e attendere la fine del processo.

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