Apple ha ufficialmente smesso di firmare iOS 13.4.1. Si tratta di una operazione standard: la società di Cupertino interrompe regolarmente la sottoscrizione di versioni precedenti del firmware iOS nel tentativo di garantire che la maggior parte degli utenti faccia riferimento agli aggiornamenti più recenti.

Significa in buona sostanza che è impossibile effettuare il downgrade a una versione del software per iPhone e iPad precedente a quella della major release. Questo passaggio ha conseguenze negative sia sotto il profilo del downgrade che del jailbreak, peraltro solo parzialmente eseguito su tutte le ultime iterazioni sviluppate dall’azienda di Cupertino.

Chiuse le firme iOS 13.4.1

Chi ha a bordo del proprio terminale una precedente versione del sistema operativo e desidera aggiornarlo, non deve far altro che scaricare l’ultima interazione da iTunes oppure effettuare l’update del proprio dispositivo via OTA (Over-the-Air), verificando la presenza di aggiornamenti dal menu Impostazioni di iPhone, iPad e iPod touch. In ogni caso, non appena pronta, la ricezione della notifica della disponibilità di release finale del sistema operativo di Apple ovviamente automatica e contemporanea per tutti i dispositivi della mela morsicata per cui è stata annunciata la compatibilità.

Tuttavia per accelerare i tempi e verificare manualmente la presenza dell’upgrade dal proprio iPhone o iPad, è possibile seguire il percorso Impostazioni Generali -> Aggiornamento Software -> Scarica e Installa oppure collegare il device a un Mac o a un PC via iTunes. A ogni modo, non solo i nuovi iPhone 11, iPhone 11 Pro, iPhone 11 Pro Max, anche iPhone XS, iPhone XS Max, iPhone XR, iPhone X, iPhone 8, iPhone 8 Plus, iPhone 7, iPhone 7 Plus, iPhone 6S, iPhone 6s Plus, iPhone SE, iPod touch di settima generazione sono compatibili con il nuovo aggiornamento.

A oggi l’ultimo aggiornamento disponibile è iOS 13.5. Il software introduce una nuova funzionalità per la condivisione delle informazioni sullo stato di salute ovvero l’invio le informazioni dell’ID medico ai primi soccorsi che rispondono alla chiamata di emergenza. La funzione può essere gestita dalle impostazioni dell’app Salute e si attiva durante una chiamata di emergenza classica o effettuando la chiamata di emergenza dalla schermata di blocco.

E poi corregge alcuni importanti errori di programmazione ovvero i problemi di sicurezza che potevano portare a blocchi della memoria imprevista o problemi di stabilità con l’app Mail, il problema nel foglio di condivisione in cui i suggerimenti e le azioni potevano non essere caricati, il problema per cui gli utenti potevano vedere una schermata nera quando provavano a riprodurre video in streaming da alcuni siti.

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