L’obiettivo della certificazione verde ovvero il Green Pass è agevolare la libera circolazione in sicurezza dei cittadini europei. È un documento digitale e stampabile (la versione cartacea), che contiene un codice a barre bidimensionale (QR Code) e un sigillo elettronico qualificato. In Italia viene emessa attraverso la piattaforma nazionale del Ministero della Salute.
La certificazione attesta una delle seguenti condizioni: vaccinazione anti Covid-19, negatività al test molecolare o antigeni co nelle ultime 48 ore, guarigione dal Covid negli ultimi 6 mesi. Il certificato digitale contiene informazioni necessarie quali il nome, la data di nascita, il soggetto che ha rilasciato il certificato e l’identificativo univoco del certificato.
Certificazione verde via mail o sms
Il Green Pass serve a spostarsi in Italia per motivi di turismo nel caso in cui una regione dovesse tornare arancione oppure rossa, ad andare a trovare anziani nelle Rsa, per partecipare a eventi e cerimonie, a viaggiare in Europa senza restrizioni ma anche in altri Paesi.
La verifica dell’autenticità del certificato è effettuata da operatori autorizzati, come nei porti e negli aeroporti, esclusivamente tramite l’app VerificaC19, nel rispetto della privacy. Il verificatore può chiedere di mostrare un documento di identità in corso di validità.
La disponibilità del certificato viene comunicata tramite sms o email lasciati al momento della vaccinazione, del tampone o della guarigione. Una volta ricevuto il messaggio con i codici, è possibile scaricare il Green Pass attraverso il sito dgc.gov.it, quello del Fascicolo sanitario elettronico regionale o l’app Immuni. È possibile richiedere la certificazione, con la tessera sanitaria, al medico di base, al pediatra o in farmacia.
Al momento, per le persone vaccinate, il Green Pass dura dal quindicesimo giorno dopo la prima dose (o dose unica) fino al richiamo e poi successivamente dal giorno della seconda iniezione per 9 mesi. Il certificato dura invece 6 mesi dopo la certificazione che attesta la guarigione dal Covid e 48 ore in caso di tampone negativo. Alla scadenza, la certificazione che è stata rilasciata non è più valida. Prevista la revoca immediata in caso di contagio. Se un Paese europeo ha stabilito tempi diversi per i propri cittadini, dovrà estendere la norma ai turisti dell’Unione europea.
A livello europeo, nonostante gli sforzi di coordinamento tra i Paesi e l’arrivo del GreenPass dal primo luglio, possono esistere ancora modalità diverse che regolano gli accessi. A livello internazionale, la situazione è ancora più complessa: in alcuni casi non basta neanche la vaccinazione contro il Covid-19 per recarsi in un Paese per turismo.