Con quella rilasciata pochi giorni fa sono due le versioni in prova del nuovo sistema operativo Android 11 rilasciate da Google. Come da cronoprogramma l’azienda di Mountain View mette a disposizioni software di prova con cui testare alcune funzionalità ovvero funzionamento e stabilità prima di implementarla nella release finale. L’ultima versione beta dovrebbe essere rilasciata tra i mesi di agosto e settembre nell’ambito di un percorso di crescente affidabilità con configurazione prossima a quella definitiva. L’installazione non è consigliata se non utenti esperti in quanto si tratta pur sempre di una beta, quindi soggetta a instabilità, bug e altre tipologie di problemi.

Primi smartphone supportati da Android 11

I modelli per cui è stata a oggi confermata la compatibilità sono Pixel 2, Pixel 2 XL, Pixel 3, Pixel 3 XL, Pixel 3a, Pixel 3a XL, Pixel 4 e Pixel 4 XL. Ma se non possedete uno di questi dispositivi Pixel non occorre allarmarsi perché si tratta di un primissimo assaggio. Oppo, ad esempio, ha già fatto sapere che a breve anche alcuni dei suoi dispositivi saranno compatibili con Android 11.

La carica di novità è lunghissima e comprende anche la funzione di accesso rapido alle carte collegate a Google Pay che può essere implementata nelle app dagli sviluppatori, gli screenshot lunghi per catturare maggiori porzioni di schermo, benché sia possibile abilitarlo tramite codice, lo screen recorder integrato nella tendina delle notifiche come collegamento rapido, le scorciatoie per aprire Correzione del colore, Inversione colore, Menù Accessibilità, Switch Access, Amplificatore, Trascrizione Istantanea.

Ecco quindi il toggle per aumentare la sensibilità del display sui Google Pixel 4, utile anche con le pellicole o i vetri temperati, la disattivazione della vibrazione automatica durante la registrazione video, il blocco delle app che chiedono per due volte di seguito il permesso.

Dall’esperienza d’uso con le prime beta di Android 11 saltano fuori anche la nuova funzione di Motion Sense per i Google Pixel 4 per mettere in pausa la musica o per riavviare la riproduzione, la funzione di soft reboot per riavviare lo spazio utente, la visualizzazione della frequenza di refresh rate nelle opzioni sviluppatore per testare le app con i nuovi schermi, l’overlay attivabile concedendo il singolo permesso all’app desiderata dalla schermata generale, il miglioramento del controllo delle chiamate e la gestione delle connessioni Wi-Fi, il Bluetooth che rimane attivo anche in modalità aereo sfruttando l’intelligenza artificiale.

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