C’è anche Crotone Napoli di oggi domenica 23 ottobre 2016 con fischio d’inizio alle 20.45, tra le gare più interessanti da vedere in diretta streaming. E come capita ogni domenica si consuma uno scontro tra chi, come Rojadirecta, continuamente oscurato e riattivato, trasmette le immagini senza averne l’autorizzazione, e i detentori dei diritti. Ci sono allora le due soluzioni proposte da Sky accanto alla diretta TV, anche in alta definizione, per vedere in streaming Crotone Napoli. Gli abbonati possono gratuitamente scaricare l’app Sky Go per il real time da smartphone e tablet.

Tutti gli altri possono collegarsi alla piattaforma web Now TV e vedere solo quello che interessa da PC, tablet, Smart TV, PlayStation, Xbox e Now TV Box, senza la necessità di sottoscrivere abbonamenti al canale satellitare e senza dover installare la parabola. Il servizio è a pagamento e il ticket per una singola partita è di 9,99 euro. Ma ci sono anche altre due possibilità: il ticket mensile Calcio a 19,99 euro o l’abbonamento annuale a tutte le gare stagionali della propria squadra a 99,99 euro.

Da parte sua, Mediaset si fa avanti con il servizio on demand Premium Play per vedere Crotone Napoli, da sfruttare sulla propria TV con la Premium Smart Cam o un decoder connesso o una console Xbox 360 e Xbox One, su Samsung Smart Tv, su PC, su iPhone e iPad, tablet e smartphone Android per la diretta lice delle gare di Juventus, Milan, Inter, Roma, Lazio, Napoli, Fiorentina e Genoa. Per chi ama la radiocronaca, anche da smartphone e tablet, segnaliamo l’app Radio 1 Rai, gratuitamente scaricabile. A chiudere il pacchetto delle proposte, ricordiamo che per chi è alla ricerca di una soluzione sul satellite, possono rappresentare una soluzione il canale svizzero RSI La2 e quello austriaco ORF, più facilmente raggiungibili da vive al confine nord del Paese.

Ma cosa potrebbe cambiare per il popolo del calcio visto in TV? L’ultimo bando 2015-18 sull’assegnazione dei diritti televisivi ha fruttato circa un miliardo di euro a stagione alla Lega e «il prossimo, pronto fra marzo e aprile, arriverà a un risultato superiore», si è sbilanciato l’amministratore delegato dell’advisor Infront, Luigi De Siervo. «Lo scenario sarà chiaro quando si capirà cosa faranno Mediaset, Vivendi e Telecom», ha spiegato, sottolineando che «le emittenti sono disposte a pagare di più per le esclusive sul prodotto e non per piattaforma». Se passasse questa linea, non tutte le partite finirebbero in TV. E il palinsesto potrebbe essere ulteriormente spezzettato, anche a discapito del tradizionale appuntamento della domenica alle 15.

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