Il Cassetto digitale dell’imprenditore raggiunge un milione di adesioni. l servizio è accessibile ai legali rappresentanti o ai titolari di cariche o qualifica di socio di ognuna delle imprese iscritte al Registro delle imprese delle Camere di Commercio. L’iniziativa impresa.italia.it, avviata nel 2017 dal sistema camerale italiano con l’obiettivo di assumere un ruolo di interfaccia tra il mondo delle aziende e la Pubblica amministrazione, ha accelerato durante la pandemia.
Al servizio si accede tramite identità digitale ovvero autenticazione Spid di livello 2, oppure – solo per la versione desktop – tramite dispositivo CNS o equivalente. Gli utenti sprovvisti di un’identità digitale possono rivolgersi alla propria Camera di Commercio oppure ad uno dei gestori (Identity Provider) accreditati dall’Agenzia per l’Italia Digitale.
Boom del Cassetto digitale dell’imprenditore
Attraverso il Cassetto digitale dell’imprenditore, il legale rappresentante può visualizzare una serie di documenti:
- Le mie fatture: stato e documentazione delle fatture emesse dall’impresa nei confronti di Pubbliche Amministrazioni, imprese e privati, o ricevute
- Attività produttive: stato delle ultime pratiche presentate dall’impresa ai SUAP gestiti dalle Camere di Commercio e relativa documentazione
- Registro delle imprese: stato della pratica e documenti di ricevuta delle pratiche presentate dall’impresa al Registro delle imprese
- Diritto Annuale: riepilogo pagamenti effettuati per singola annualità e simulatore di calcolo dell’importo corrente
- La mia impresa: visura (anche in lingua inglese), atti e bilanci della propria impresa
- Fascicolo d’impresa: composizione del proprio fascicolo e documenti contenuti
- Innovazione: informazioni su startup e PMI innovative
Il servizio ha visto aderire le diverse forme di società, con alcuni importanti cluster economici quali quelli di capitali e le ditte individuali che rappresentano il 79% delle attivazioni. Rispetto al periodo pre-covid, l’esplosione dell’emergenza sanitaria ha portato un raddoppio delle adesioni, inoltre è quadruplicata la frequenza media degli accessi giornalieri al cassetto digitale – da 1.500 a 7.300 – triplicando quelli mediante Spid.
Dal servizio gli imprenditori hanno potuto scaricare 2,5 milioni di documenti ufficiali delle loro aziende, con una media giornaliera che, rispetto al periodo pre-virus, è passata da 1.300 a 3.700 documenti. Dal cassetto, ognuno di questi file può essere condiviso in tempo reale e sempre senza alcun costo non solo con la Pa ma anche con partner, clienti, fornitori, banche, professionisti. Milano (75.000), Roma (68.000) e Napoli (33.000) sono le province con il maggior numero di cassetti attivati.
In rapporto alle imprese del territorio, però, spiccano le province di Calabria e Puglia (con tassi di utilizzo superiori al 30%), e del Friuli Venezia Giulia (intorno al 25%). Quasi il 60% delle adesioni riguarda proprietari di quote o azioni, titolari o amministratori unici.
La metà (il 51%) delle imprese è in forma di società di capitali (quasi tutte srl), il 27% quella di imprese individuali, a testimonianza dell’interesse suscitato dal servizio delle Camere di commercio verso le ditte più piccole e a maggiore rischio di marginalizzazione digitale. L’85% degli imprenditori aderenti è a capo di un’azienda con meno di 10 addetti, il 25% è donna, il 56% ha un’età compresa tra i 45 e i 65 anni e il 20% guida un’azienda del commercio.