Il nuovo tentativo di Mozilla per ridurre le notifiche desktop ha portato a un nuovo approccio che potrebbe funzionare in modo efficace. A partire da Firefox 72 che uscirà il prossimo anno a gennaio, gli utenti dovranno abilitare i prompt di notifica nel browser su tutti i siti prima che la pagina web generi una richiesta di autorizzazione. In un post dettagliato pubblicato sul suo blog, Mozilla spiega che nella barra degli indirizzi verrà visualizzata una piccola icona di autorizzazione.
Firefox e non solo, gli altri browser
Ogni autorizzazione di notifica verrà automaticamente negata da Firefox e per abilitarlo, gli utenti devono fare clic su questa icona per visualizzare il prompt. Una ricerca controllata di Mozilla ha scoperto che il 99% dei messaggi di notifica viene ignorato mentre il 48% di essi viene attivamente negato. Nei suoi test con i dati di telemetria su Firefox 63, in un mese sono stati inviate circa 1,45 miliardi di richieste, di cui solo 23,66 milioni sono stati accettati.
Google Chrome. Con oltre un miliardo di download solo per la versione Android, Chrome è sicuramente l’app di navigazione più utilizzata sugli smartphone. Ogni settimana o quasi Google rilascia un aggiornamento e i più smanettoni potranno scaricare la versione Chrome Beta o addirittura Chrome Canary che viene aggiornata ogni giorno con tutte le funzioni sperimentali progettate nei laboratori.
Necessario accedere utilizzando i dati dell’account Gmail. In questo modo verrà sincronizzata anche la Cronologia e le password di tutti i dispositivi sui cui usiamo Chrome.
Opera Mini. Il browser Opera sui PC desktop viene considerato tra i migliori della sua categoria a livello di funzioni innovative, eppure è ancora poco usato. Ora gli sviluppatori norvegesi stanno cercando di emergere nell’affollato mercato delle app per dispositivi mobile con Opera Mini, una versione ridotta del software di navigazione per PC.
La caratteristica più interessante di Opera Mini è il sistema di compressione delle pagine, che permette di risparmiare fino al 90% dei dati rispetto a un browser standard quando scegliamo il livello di compressione più alto. Il sistema è semplice e si basa sui proxy server, quelli che mediano le richieste tra il telefono e i server che ospitano le risorse che stiamo cercando.
AdBlock. La presenza della pubblicità durante la navigazione Internet è diventata per molti intollerabile. Esistono estensioni e singole app che promettono di risolvere il problema, ma se non bastano c’è un browser come Adblock che nasce proprio con la missione di eliminare tutte le pubblicità alla radice. Il vantaggio rispetto agli altri sistemi è che non bisogna agire sulle impostazioni, basta installare il browser e iniziare a navigare.
Per il resto Adblock è simile a Chrome e agli altri browser più diffusi: è possibile attivare la navigazione anonima e il risparmio sul consumo dei dati con facilità. Siccome le pubblicità possono ospitare pericolosi malware, eliminare le prime comporta una significativa riduzione dei virus.