Open source e “open Tesla”, ovvero l’annuncio dell’apertura di Tesla dei suoi brevetti.

Tesla ha annunciato, pochi giorni fa, la decisione di mettere a disposizione i propri brevetti di altri costruttori, in particolare si parla della tecnologia proprietaria di Tesla riguardo la costruzione di innovativi motori elettrici. Ovviamente il tweet comunicato dalla casa di Palo Alto ha creato grande fermento nel popolo dei social network e ha destato grandissimi entusiasmi.

Tesla si augura che altri produttori seguiranno la strada tracciata, in modo da poter condividere informazioni e rendere il processo di sviluppo tecnologico e di innovazione più rapido. L’idea di base è quella di poter innovare, progettare e costruire nuovi prodotti tecnologici utilizzando un sistema economico basato sulla condivisione e il libero scambio.
Insomma, vuol dire passare dalla classica produzione verticale alla cosiddetta “produzione orizzontale”.

Questo modello economico significa, però, per le aziende, dover ripensare le proprie strategie d’impresa. I brevetti di Tesla sono quasi 250, dei quali circa un centinaio riguardano le parti elettriche e le componentistiche dedicate a ricarica e batterie. Nel 2016 Tesla renderà operativo il nuovissimo e innovativo impianto Gigafactory, dedicato alla produzione delle batterie agli ioni di litio, che permetterà di ridurre i costi di circa un terzo.

Indiscrezioni parlano di un accordo tra Tesla e BMW per dare un forte boost alla produzione e diffusione dei veicoli di mobilità basati su propulsione elettrica, nonchè sulla creazione di vere e proprie stazioni di rifornimento.

 

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