Marta dall’Omo quasi non mi fa fare una domanda. E’ troppo fiera della creatura che sta lanciando quest’anno: Homegram, una delle startup che popolano il coworking Login, a Milano. Contrariamente a molte startup, non scrive neanche una piccola riga di codice, ma regala ai sui clienti delle scritte personalizzate da appendere al muro. “Rispetto agli adesivi – racconta con enfasi la fondatrice di Homegram – sono tridimensionali. Questa tridimensionalità, serve a dare una nuova e inattesa prospettiva agli spazi”.
Come molte idee innovative, nasce da constatazioni, tutto sommato banali. “Mi sono trasferita con il mio ragazzo – ricorda – e c’era troppo bianco sulle pareti, volevo delle scritte che mi rappresentassero e che avessero un senso”. Da là, l’idea di realizzare le scritte, intagliate, con un laser, a partire da blocchi di legno o di acrilico.
Nonostante Homegram non abbia fatto nessuna pubblicità, la startup, nel giro di pochi mesi, è già riuscita a superare agevolemente più di 500 fan su Facebook. La cinquecentesima fan della pagina Facebook di Homegram ha ottenuto anche una scritta commemorativa. Ora, l’obiettivo è arrivare a ottocento fan su Facebook.
In questi giorni, il sito di Homegram si è evoluto, abbandonando il formato della landing page, tipico delle imprese appena avviate e sta diventando sempre di più il negozio online della startup che, al di là del successo di comunicazione è stata selezionata per Expo startup, una manifestazione che ha coinvolto 100 startuppers. “Siamo molto fieri di questo risultato – dice Marta – per un’azienda giovane come la nostra, è stato già un grande traguardo”.
“Siamo”, già, perché mentre l’idea è figlia della creatività di Marta, per realizzarla ha avuto bisogno dell’aiuto di Matteo Roversi, Coo della società e Andrea Cardarelli, grafico. La startup si avvale, anche, del supporto di Nevergiveapp e, con la sua freschezza, ha già conquistato i coworkers che frequentano il “Login” di Via Stefanardo da Vimercate.