Al via l’incentivo bonus TV per comprare un nuovo televisore. Può arrivare a un massimo di 50 euro, utilizzabile sia per acquistare un decoder, sia un nuovo televisore compatibile. Ne hanno diritto i nuclei familiari con Isee fino a 20.000 euro, che dovranno compilare un apposito modulo reperibile sul sito del Ministero dello Sviluppo economico e consegnarlo al negoziante, che applicherà direttamente lo sconto.
Ma come fare a capire se è necessario cambiare televisore per ricevere il segnale? Sono sicuramente compatibili senza decoder quelli con sistema HDR e lo sono probabilmente anche quelli acquistati dopo il primo gennaio 2017. Sicuramente incompatibili quelli antecedenti al 2015. Per il periodo successivo, ovvero fino al 2018, ci potrebbe essere la compatibilità al sistema a 8 bit, ma non a quello a 10 bit.
Televisori compatibili con il nuovo digitale terrestre
Per capire se il proprio televisore è in grado di ricevere il nuovo segnale occorre fare dei test. Ad esempio sintonizzarsi sui programma 100 o 200, rispettivamente i canali di test Rai e Mediaset. Se si vede la scritta Test HEVC Main10 significa che su quel televisore si potranno vedere le trasmissioni via digitale terrestre anche dopo il passaggio al nuovo standard televisivo. Nel caso in cui non compaia la scritta, si può provare a fare la risintonizzazione dei canali. Nel caso in cui sui programmi 100 e 200 ci siano altre emittenti, vanno trasferite manualmente su un numero diverso di programma e va ritentata la sintonizzazione.
Se invece si è riusciti a fare la sintonizzazione, ma sui programmi 100 e 200 lo schermo resta nero, su quell’apparecchio non si possono vedere trasmissioni con il sistema HEVC Main10. Non c’è però ancora la certezza che il sistema utilizzato dopo il 2022 sarà a 10 bit. Nel caso in cui venisse scelto quello a 8 bit, molti televisori acquistati tra 2016 e 2018 potrebbero quindi essere utilizzabili.
Date del passaggio al nuovo digitale terrestre
Già definito il calendario del passaggio ai nuovi standard del digitale terrestre. Dal primo settembre al 31 dicembre 2021: (Area 2 e Area 3) Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna e le province di Trento e Bolzano. Dal primo gennaio 2022 al 31 marzo 2022: (Area 1) Liguria, Toscana, Umbria, Lazio, Campania, Sardegna. Dal primo aprile 2022 al 30 giugno 2022: (Area 4) Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata, Abruzzo, Molise, Marche.