Immaginiamo la presenza di una connessione ad altissima velocità, in grado di raggiungere ogni angolo del pianeta e a costi contenuti. È quanto sta mettendo in piedi SpaceX, la società di Elon Musk (una delle tante), che ha ottenuto il via libera di FCC (Federal Communications Commission) a spedire in orbita 4.425 satelliti per consentire la diffusione della connettività su tutto il pianeta. E anche se il cronoprogramma è già scritto e pronto e prevede che tra il 2019 e il 2024 il network sarà posizionato tra 1.149 e 1.324 chilometri di altezza, restano alcune incertezze.
Sono quelle legate alla possibile interferenza con i radiotelescopi, alla necessità di rimuovere eventuali detriti spaziali, alla condivisione degli spazi con gli altri servizi simili, come OneWeb, Telesat e Space Norway. Secondo Gwynne Shotwell, presidente di SpaceX, nonostante ci sia ancora molto lavoro da fare, questo dell’approvazione di FCC è un passo importante per la realizzazione della rete satellitare di nuova generazione di SpaceX, che può collegare il mondo attraverso un servizio affidabile ed economico, specialmente raggiungendo coloro che non sono ancora connessi.