Arrivano nuovi segnali impetuosi sulla crescita del commercio elettronico. Nonostante il confronto con il resto dell’Europa releghi l’Italia fra i paesi meno innovativi con il mondo digitale, le statistiche sorridono al comparto. Il web influenza gli acquisti più della TV e della radio e se i mercati esteri sono terra di conquista, pochi italiani si muovono per farlo. A ogni mondo, cresce il business via Internet e Amazon si conferma la web-company più ricca al mondo. Ma si affacciano in modo perentorio sul mercato le cinesi come JD.com, attiva al pari del colosso statunitense nelle vendite online, e Tencent, prima per redditività.
Lo ha rilevato uno studio di Mediobanca sulle Software & Web Companies, precisando che il comparto nel 2015 ha raggiunto a livello mondiale i 466,8 miliardi di euro, un +26% sul 2014 e addirittura un +212% sul 2009. Una crescita media annua del 21% che ha fatto volare l’occupazione. Secondo lo studio, Amazon mantiene la sua leadership con un fatturato di 98 miliardi di euro (+20,2% sul 2014), davanti a Microsoft (86 miliardi, +7,8%), Google (68,9 miliardi, +13,6%) e Oracle (34 miliardi, in flessione del 3,1%). La ricerca ha rilevato, però, che è una cinese a realizzare la performance migliore: JD.com, con ricavi a 25,7 miliardi di euro, in crescita del 57,6%, che conquista il quinto posto scalzando la tedesca SAP (+18,4%).
Facebook con 16,5 miliardi di euro guadagna due posizioni e si aggiudica la settima posizione (+43,8%). Al contrario, la scissione di PayPal ha fatto precipitare eBay dalla settima alla 14esima posizione, così come Symantec che, dopo la cessione di Veritas alla Carlyle, vede i ricavi ridursi a 3,3 miliardi di euro (-44,7%), passando dal 14esimo posto del 2014 al 23esimo. Il primato di Amazon si ripropone anche dal punto di vista delle quote di mercato: il negozio online conquista il 21,1% del mercato, con una crescita di 9,7 punti percentuali rispetto al 2009. Pur mantenendo salda la seconda posizione con il 18,4% di quote di mercato nel contesto mondiale, Microsoft subisce un ridimensionamento e perde 8,6 punti percentuali, mentre Google, con il 14,7%, segna un +3,7% rispetto al 2009.
Oltre alla multinazionale di Redmond perdono terreno Nintendo e Oracle. Più in generale, secondo lo studio le Web Companies si confermano un comparto molto vivo su tutti i fronti: un settore giovane e dinamico, scrive Mediobanca, «che, oltre a crescere di dimensioni e di ricavi, si caratterizza per buona redditività, solidità e liquidità finanziaria, nonchè per la capacità di creare nuovi posti di lavoro». Le Software & Web Companies di cui R&S Mediobanca ha tracciato l’identikit sono 23 e coprono diversi ambiti: dall’Internet services all’Internet retailing, dai software products all’interactive entertainment software. Di queste, 16 hanno sede negli Stati Uniti, quattro sono cinesi, due giapponesi, mentre l’Europa – e la Germania nello specifico – vede una sola società.